Lamezia, corruzione all’aeroporto: arriva Cantone

Raffaele Cantone

Gli atti della vicenda che ha sconvolto la Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia, sarebbero stati trasmessi all’Anac.

Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, quindi, si starebbe interessando al vero e proprio scandalo che ha travolto la società, tra raccomandazioni, viaggi, cene di lusso e consulenze fantasma. Procura di Lamezia e Prefettura di Catanzaro, intanto, starebbero lavorando in tandem per sbrogliare la matassa e chiedere l’azzeramento del consiglio d’amministrazione, di cui una parte si è già dimessa. All’indomani della notizia dell’inchiesta che ha riguardato la Sacal, infatti, sono arrivate prima le dimissioni dalla carica di consigliere di Enzo Bruno, poi quelle del rappresentante del Comune di Lamezia, Emanuele Ionà e ancora quelle dell’avvocato Gaetano Pignanelli, come rappresentante della Regione in consiglio. Manca sempre all’appello ancora Francesco Grandinetti, imprenditore lametino che nel Cda rappresenta i soci privati.

La Procura aveva chiesto, comunque, nell’ordinanza firmata dai due sostituti Agostini e Scavello, la nomina di un amministratore giudiziale che potesse gestire la SACAL s.p.a. “al fine – si legge  –  di assicurare la prosecuzione del servizio pubblico dalla stessa garantito”.

Il 19 aprile, intanto, saranno ascoltati i tre vertici della Sacal, finiti ai domiciliari: si tratta del presidente Massimo Colosimo, Pierluigi Mancuso, direttore generale, ed Ester Michienzi, responsabile Ufficio legale. Nei tre giorni a seguire, invece, saranno ascoltati coloro che sono interessati dalla richiesta di sospensione dai pubblici uffici sui quali dovrà decidere il Gip del Tribunale di Lamezia.