Lamezia, omicidio Pagliuso: identificato il responsabile

I carabinieri hanno identificato il responsabile dell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso a Lamezia Terme il 9 agosto del 2016 nel giardino della sua abitazione. Si tratta di una persona già detenuta perché accusata di altri due omicidi. L’assassino è Marco Gallo, 32 anni, tratto in arresto lo scorso 31 luglio a Falerna per l’omicidio di Gregorio Mezzatesta, dipendente delle Ferrovie di Stato assassinato lo scorso 24 giugno a Catanzaro. Gallo, inoltre, è accusato dell’assassinio di Francesco Berlingieri, fruttivendolo di etnia rom ucciso a Sambiase il 19 gennaio 2017. Per quest’ultimo crimine è stata fermata anche la moglie, Federica Guerrise. Le indagini che hanno portato all’identificazione dell’assassino dell’avvocato Pagiuso sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. Pagliuso fu ucciso con tre colpi di pistola da una persona introdottasi nel giardino della sua abitazione mentre appena rincasato dallo studio, stava scendendo dalla propria automobile.

Secondo gli investigatori, la sera dell’8 agosto, quindi la sera prima dell’omicidio Pagliuso, Marco Gallo fece un sopralluogo presso la villa del professionista. Ad immortalarlo alcune telecamere private poste nei pressi di viale Marconi. Maglietta e pantaloncini, l’uomo è ritratto mentre fa footing lungo alcune vie circostanti. L’andatura pare la stessa di quella che si nota nei filmati delle indagini per gli altri due omicidi.

Dopo l’omicidio, alle 22:54 del 9 agosto, le telecamere immortalano la stessa figura con lui, il presunto killer, che fa il percorso a ritroso. Questa volta con uno zaino in spalla. L’uomo attraversa la strada e va a prendere la sua auto, che probabilmente è una Bmw, la stessa usata per caricare sul carrello la moto Enduro che sarebbe servita come mezzo per compiere l’omicidio Mezzatesta a Catanzaro. Come negli altri due omicidi, anche in questo caso appare sconosciuto il movente. Gallo fino al primo fermo di polizia era incensurato. Originario di Falerna, è perito tecnico mentre la moglie infermiera. Una coppia di insospettabili, insomma. E’ quasi certo che sia stato assoldato da qualcuno per compiere in “trasferta” i tre delitti.