Latina, la gip Castriota resta in carcere: annullati i sequestri che ha firmato

Niente domiciliari per la giudice cosentina Giorgia Castriota e il suo compagno, il commercialista romano Silvano Ferraro, arrestati giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto il tribunale di Latina. Il gip di Perugia Natalia Giubilei, che li aveva interrogati lunedì, ha infatti respinto la richiesta di arresti domiciliari presentata dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Valentino, Paolo Zeppieri, Gianluca Tognozzi e Leone Zeppieri confermando la custodia cautelare in carcere per entrambi.

L’indagine
Nel frattempo una vera e propria frana ha travolto le indagini condotte proprio dalla Castriota su Fabrizio Coscione oggetto dell’inchiesta aperta nei suoi confronti dalla Procura di Perugia. Il Tribunale del Riesame di Latina, presieduto da Gian Luca Soana, ha infatti annullato il decreto con il quale il gip il 14 marzo scorso aveva disposto il sequestro in via diretta, delle disponibilità finanziarie riconducibili all’imprenditore di beni mobili, immobili, quote sociali e saldi attivi sino alla concorrenza del profitto del reato pari a oltre 4 milioni di euro e sempre in via diretta delle disponibilità finanziarie riconducibili alla ISP Servizi srl 1, allo stesso Coscione e a Umberto Vivan quale legale rappresentante della società per altri 3 milioni e 497mila euro disponendo la restituzione di tutto quanto sottoposto a vincolo cautelare. Il sequestro preventivo attuato dalla Castriota era relativo ad un’indagine per appropriazione indebita e evasione fiscale nei confronti dell’imprenditore che si trova attualmente agli arresti domiciliari reato che sarebbe stato commesso nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021.