Le mani della ‘ndrangheta su Eurospin. Lamezia: “Sindaco poco chiaro su vicenda ex Cantina Sociale”

Lamezia Terme- Gli attivisti M5S Lamezia, Confesercenti Lamezia, Italia Nostra Lamezia, Lamezia Bene Comune e Pd Lamezia intervengono all’indomani della inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato a un provvedimento di amministrazione controllata anche per l’azienda Eurospin Sicilia da cui dipendono anche una serie di punti vendita in Calabria.

I gruppi lametini intervengono in riferimento alle vicende dell’ex Cantina Sociale dove dovrebbe sorgere proprio un punto vendita della grande distribuzione.
“Avevamo ripetutamente chiesto al sindaco – affermano oggi – di intervenire per far revocare in autotutela il permesso a demolire e ricostruire l’ex Cantina Sociale di Sambiase palesemente illegittimo, adombrando anche possibili ingerenze e pressioni di ambienti mafiosi, visto che si era persino presentata in Comune la DDA per acquisire gli atti relativi a quel permesso. Ci aveva risposto che la DDA era intervenuta soltanto perché i nuovi proprietari dell’ex Cantina avevano trovato dei bossoli dinanzi al cantiere ed avevano denunciato minacce mafiose”.

“Ora si scopre – aggiungono – che la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina ha disposto, per un anno, l’amministrazione giudiziaria della Eurospin Sicilia Spa con sede a Catania, perché “la ‘ndrangheta sarebbe stata agevolata ad infiltrarsi nell’attività di espansione commerciale di Eurospin”, e che al centro dell’indagine che ha portato a quella amministrazione giudiziaria c’è anche l’esecuzione di opere edili volte all’apertura di nuovi punti vendita. Ci chiediamo come possa un Sindaco che ci ha regalato già il terzo scioglimento per mafia del nostro consiglio comunale permettersi di essere così disattento su un tema tanto grave ed allarmante, anche perché nella querelle sull’ex Cantina Sociale di Sambiase gli avevamo segnalato pure altri punti preoccupanti”.