Le metamorfosi di Geppino De Rose, il genio del Nulla

Mario Occhiuto e Geppino De Rose

Il professore Geppino De Rose è un avvocato prestato all’economia. Che poi è la sua passione, oltre che la sua professione: insegna ( a contratto) “Economia della Conoscenza” – Corso di Laurea in Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza – Facoltà di Lettere e Filosofia – Università degli Studi della Calabria.

Una materia che sta a metà tra la matematica e la filosofia.

Per tre anni (da settembre 2016 a ottobre 2019) è stato ‘nzaccato nello staff del sindaco. Si è occupato ufficialmente di politiche dell’innovazione, cura e sviluppo delle relazioni con l’Università della Calabria. Dal prossimo 10 novembre – con una congrua liquidazione in tasca – dovrà cercarsi un altro padrone o quantomeno farsi trovare da Occhiuto un’altra “entrata”. 

Geppino – che passa dall’umanistica alle scienze applicate con la stessa leggiadria con cui una ballerina affronta una piroetta – nel suo continuo rinnovarsi accademicamente non manca di approfondire studi e ricerche legate all’aspetto socio/scientifico derivanti dall’uso contemporaneo che si fa dei nuovi strumenti informatici. Elabora idee e progetti su come coniugare le nuove tecnologie con l’attuale farraginosa macchina burocratica, per renderla più snella, meno complicata e più funzionante. Oltre che a rendere più fruibili ed immediatamente accessibili a tutti i cittadini i servizi resi allo stesso dal Comune.

Tutto con un click, per essere chiari. Qualunque cosa ti serve dal Comune, mungiu nu buttuni e subito tutto funziona. Una materia, questa dell’informatica, che insieme all’economia lo fa uscir fuori di testa, tanto gli piace.

E’ talmente conosciuto come esperto in materia, da diventare, in Calabria, una delle massime autorità (?!). E’ membro di qualsiasi cosa abbia a che fare con questi temi (economia e innovazione informatica): di unità di coordinamento, di comitati scientifici e di certificazione, nonchè membro di  consigli di amministrazione.

Quando si parla di economia e nuove tecnologie, lo troviamo sempre come responsabile di qualsiasi cosa (sempre roba di soldi pubblici, ovviamente): di gruppi di lavoro, come coordinatore di questo o quel progetto, oltre ad essere un consulente adatto a tutti i temi e a tutte le stagioni.

Il professore ha girato tanto. E questo lo ha reso anche cosmopolita nella concezione del suo pensiero. Si è fatto le ossa sul campo. Nessuno gli ha regalato niente. Ciò che sa ed ha, è frutto del suo ingegno e della sua applicazione al lavoro. Dedizione al lavoro che non è passata inosservata ad Occhiuto, che lo ha voluto sin dal primo momento in giunta con lui.

Occhiuto e Luttwak

Geppino da sempre è indispensabile ad Occhiuto come Edward Luttwak per i repubblicani americani. Infatti se ci fate caso Geppino e Edward, si somigliano tanto, e non solo fisiognomicamente, ma anche accademicamente. Se Geppino avesse lo stesso accento di Luttwak, sfido chiunque a distinguerli.

E’ chiaro che è Edward che imita Geppino. Infatti, Geppino è da sempre il consigliere economico di Occhiuto, come Luttwak lo è stato per alcuni presidenti degli Stati Uniti D’America. E a vedere come è finita economicamente per Occhiuto, non mi pare che si possa dire che Geppino abbia fatto un buon lavoro.

La storia politica del prof è di difficile ricostruzione visto che non c’è traccia nella letteratura politica della città del suo nome. Possiamo solo dedurre che la vicinanza con Occhiuto, è anche una vicinanza politica. E’ talmente vicino ad Occhiuto che appena eletto, come detto, lo nomina “Assessore all’Innovazione, Internazionalizzazione, Mediterraneo, Universita’ e Conoscenze (marketing territoriale, formazione, Expo e sistema fieristico)”. Tutte materie che il prof conosce a menadito. E ne darà subito prova dotando la città di Cosenza di alcune genialiate che cambieranno la vita dei cosentini per sempre. In meglio, si capisce.Geppino da subito lavora alacremente a sviluppare quella truffa che si sta dimostrando sempre più la Smart City. Non che ne sia l’artefice, ma avalla scientificamente. E si presta a dare vita a quello che sarà ricordato come il maggior passo avanti tecnologico che la città di Cosenza abbia mai fatto: il progetto Tetris, o Tetra, o giù di lì, non si è capito bene come si chiama.

Da assessore presenta alla città due applicazioni rivoluzionarie utilizzabili liberamente, e gratuitamente, dai cittadini. La prima è un’applicazione per l’infomobilità, sviluppata nell’ambito del progetto Tetris o Tetra o fate voi, attraverso la quale è possibile visualizzare su una mappa le fermate dell’Amaco più vicine.

La seconda applicazione si chiama “Green Steps” e consente di monitorare i percorsi quotidiani di ogni abitante e di verificarne l’impatto ambientale. Tutta roba che appare, per capirci, sui telefonini. Perchè, da scienziato qual è, ha capito subito che ad usufruire maggiormente dei servizi di trasporto pubblico a Cosenza sono gli anziani. Che, come si sa, sono tutti dotati, specie quelli che prendono l’autobus a Cosenza, di smartphone e affini. Oltre ad essere dei profondi conoscitori delle moderne tecnologie.

Anche gli studenti che la mattina affollano gli autobus, che al contrario degli anziani poco conoscono le nuove tecnologie, spinti dalla voglia di apprendere si sono chiesti dove fosse finita questa applicazione che è durata quanDu a frevi maligna.

L’altra applicazione invece, la Green Steps, che mia nonna usa sempre, serve a capire quanto Co2 produciamo ogni giorno, noi esseri umani, nel tragitto, ad esempio, che facciamo ogni giorno per andare al lavoro o a fare la spesa.

Mia nonna è entusiasta di questo applicazione, perché da quando la usa, ed ha capito qual è l’ incidenza del suo respiro sull’effetto serra, da ambientalista sfegatata, ha deciso di respirare di meno, così non inquina. Dice, mia nonna, che la sua vita è cambiata.

Che dire poi dell’altra geniale applicazione, sempre di infomobilità parliamo, di montare una telecamera su un autobus per monitorare il traffico e fornire indicazioni agli utenti in attesa alle varie fermate, su dove si trova al momento l’autobus. Una rivoluzione per la città di Cosenza.

Un esperimento, quello di Geppino, che neanche è partito, visto il grande successo, e che lo consegna agli annali della città. Dopo un giorno dal suo montaggio questa povera telecamera è sparita insieme alle altre due applicazioni.

Insieme a queste cose di primaria importanza per la città, Geppino ha promosso anche qualche miliardo di convegni. La presenza in giunta del prof finisce quando Occhiuto gli chiede di fare spazio, visto che sono amici glielo ha potuto chiedere, ad altri che politicamente lo stressavano.

Geppino, con una nota diffusa all’epoca, disse di dover lasciare per problemi personali. Problemi che per sua fortuna terminano non appena Occhiuto lo nomina ancora una volta suo consulente di fiducia all’ente Provincia di Cosenza.

Da allora Geppino non parla più di economia e innovazione, ma di cultura. Pare essere ritornato ai tempi del liceo quando si interessava solo di arte e filosofia. Ed interviene ogni volta che qualcuno si permette di criticare l’operato culturale del sindaco. A che titolo lo faccia non si è capito: se come semplice cittadino, o come consulente lautamente pagato da noi.

Perché se lo fa da cittadino, è libero di fare e dire quello che vuole, ma se lo fa da consulente pagato con denaro pubblico, ha il dovere di qualificarsi, senza nulla togliere a ciò che vuole dire.

Questa è una correttezza che deve ai cittadini. Comunque, nella sua continua metamorfosi accademica, che oggi lo porta ad essere un noto critico culturale, pare che Geppino abbia preso le sembianze di un altro volto noto della tv, sì, quello di Sgarbi!

E così tutti e due sono a libro paga di Occhiuto. Cosa vogliamo di più dalla vita?

GdD