“Le mille luci di Rende”

“LE MILLE LUCI DI RENDE”

di Carlo Petrassi, presidente de “La Terza Rende”

Parafrasando lo slogan di una campagna elettorale di qualche anno fa, ci chiediamo che fine abbiano fatto “le mille luci di Rende”?

Ce lo chiediamo non solo rispetto ai tanti progetti di sviluppo per la città che hanno subito nel corso di questi ultimi anni una brusca interruzione, citiamo come esempio la mancata realizzazione del ponte di congiunzione tra Viale Principe e Viale Mancini, la mancata realizzazione della metro ecc., ma ce lo chiediamo anche e soprattutto perché camminando per i vari quartieri della città passando dal centro alle periferie chiunque può rendersi conto che l’illuminazione pubblica di Rende si trova in uno stato pressoché disastroso. La responsabilità di questo “buio pubblico” non può che essere imputata all’attuale amministrazione comunale, se non altro perché non è stata capace in più di sei anni e mezzo di governo di risolvere un problema che era ben noto sin dai primi mesi del suo insediamento.

Ricordo le numerose riunioni svoltesi nei primi mesi del 2015 a cui partecipai in qualità di Consigliere Comunale, quando si voleva affidare l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica alla Rende Servizi finanziando il tutto attraverso un risparmio sulla bolletta energetica ottenuto mediante appunto una gestione in House del servizio.

Eravamo tutti d’accordo ed entusiasti del progetto tant’è che si era addirittura arrivati a scegliere il tipo di lampione da utilizzare per sostituire i vecchi tutt’ora presenti ma non più a norma di legge. Tutti d’accordo, tutti entusiasti ma ad un certo punto non si capì bene il motivo non se ne parlò più e inevitabilmente il problema della carenza dell’illuminazione cittadina da allora è andato ulteriormente peggiorando.

Infatti essendo le lampadine di questi lampioni uscite fuori produzione perché non più a norma di legge e quindi difficilmente reperibili, sembrerebbe addirittura che gli attuali lampioni in caso di guasto verrebbero riparati sostituendo le lampadine rotte con vecchie lampadine usate, acquistate dal Comune di Rende da altri Comuni che hanno provveduto per tempo all’efficientamento energetico e così vendono ben volentieri le loro vecchie lampadine ai comuni meno virtuosi come il nostro.

Se tutto questo fosse vero, sarebbe un evidente esempio di mancanza di lungimiranza, di spreco di denaro pubblico e di incapacità amministrativa.

Per completezza di cronaca va ricordato che un paio di anni fa l’attuale amministrazione di fatto rinnegando inspiegabilmente il vecchio progetto del 2015 di cui sopra che avrebbe con ogni probabilità risolto il problema, ha voluto far rientrare l’efficientamento energetico dell’illuminazione cittadina nei progetti presentati all’interno dell’Agenda Urbana Cosenza-Rende. Rispetto a questa scelta, a nostro avviso molto discutibile, oggi non sappiamo più nulla e quindi la situazione della illuminazione pubblica di Rende dopo 6,5 anni di governo di questa amministrazione sembra sempre più lontana dal trovare una soluzione.

A questo punto sarebbe opportuno che l’attuale amministrazione spiegasse ai cittadini di Rende come stanno effettivamente le cose e se mai riusciranno nell’intento di assicurare alla città una illuminazione moderna ed efficiente. Ad oggi è sempre più buio.