L’Edipo Rock di Manolo Muoio da stasera al PTU

Sta per giungere a conclusione la rassegna di Teatro Rossosimona “Passato, Presente, Futuro”. 

Cinque spettacoli da palcoscenico che hanno visto alternarsi sul palco del Piccolo Teatro dell’Università della Calabria giovani di talento e partner storici della compagnia fondata e diretta da Lindo Nudo.

È quest’ultimo il caso del protagonista dell’ultima pièce in calendario, Manolo Muoio, autore, interprete e regista del monologo Rock Oedipus, liberamente ispirato a testi di Sofocle, Eschilo, T.S. Eliot, B. Brecht, G. Deleuze/F. Guattari, P. Virilio, G. Debord, in programma al PTU oggi, domenica 22 maggio, domani, lunedì 23 e martedì 24 maggio alle ore 21.

Reduce dalla tournée nazionale che l’ha visto a fianco di Antonio Rezza nel suo ultimo spettacolo “Anelante”, per la realizzazione di “Rock Oedipus” Muoio si è avvalso della collaborazione di Luca Pietramala (sound engineering and live music) e Rita Zangari (consulenza ai costumi).

Scrive l’autore e interprete nelle note di regia: “Rock significa scuotere, far vibrare, far tremare, ma vuol dire anche cullare. Quando Lindo Nudo mi ha chiesto di partecipare con un mio “pezzo” alla rassegna “Passato, Presente, Futuro” della compagnia Rossosimona, subito sono riemersi alcuni “materiali d’attore” che a lungo avevo cullato dentro di me e che era ora di tornare a scuotere, far vibrare e far tremare. Ne è venuto fuori un mio strabico personale Edipo, che parte dallo spettacolo “Piedi Gonfi” risalente a quindici anni addietro (“tre illusori lustri”) e va “irrevocabilmente a scontrarsi” con altri frammenti del mio percorso esistenziale di umile e ostinato artigiano del teatro: i situazionisti francesi, la Waste Land di Eliot, i Sette a Tebe, la coreografia contemporanea, le danze primitive.

Edipo è il front-man, il re-sciamano che testimonia di altre relazioni con le donne, coi bambini, con gli animali. L’attorice o attricere in transito perenne tra illusione e realtà. Un deposito perduto di testi, memorie e oggetti-feticcio è precipitato in “piccolo-privato-perverso” immaginario rock. Quello che ci ha portato a uccidere i padri e a partire alla cieca verso mondi sconosciuti.

“Un pugno di oscure tracce psichedeliche scaturisce live dalla chitarra elettrica di Luca Pietramala che accompagna questo scombinato viaggio tra teatro, rock e performance. Dopotutto ogni attore non è altro che un cantante mancato. La tragedia nasce dallo spirito della musica. Certamente stoneremo qualche nota, ma ormai abbiamo imparato bene che quello che conta è l’attitudine”.

Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione teatrale dal 2003 e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria.