Lettere a Iacchite’: “Calabria, e ora chiamatelo presidente-operaio (‘ppe ri caggi)”

Di fronte alle imprese titaniche del nostro Presidentissimo Robertino Occhiuto, quello che fece Silvio Berlusconi è cosa da dilettanti, da guaglioncelli dei bassi di Napoli, da peracottari.

Silvio Berlusconi nella campagna elettorale del 1994, quella celeberrima della “scesa in campo” era uno Zelig esilarante: un giorno avevamo il presidente operaio, un altro era “casalingo”, poi imprenditore, eccetera eccetera.

Il nostro instancabile Robertino nell’ultimo week end si è trasformato nel presidente operaio degli impianti di depurazione. Per due giorni a telecamere accese e col Tg3 Calabria al seguito ci ha dato lezioni (al solo costo del canone…) su pompe di sollevazione (pronunciato con la “esse” alla romagnola che fa tendenza), rimozioni dei fanghi, impianti di pressione e di espurgo. Un vero scienziato, un tuttologo. Dove lo si tocca, lui risponde. Tutto lui deve fare, gli altri al mare a mostrare le chiappe chiare e lui sul posto di lavoro. Gli mancava il caschetto in testa per assomigliare al mitico ingegnere Cane di Fabio De Luigi in Mai dire gol.

Grande è l’attesa per il prossimo week end, tutti i lidi della Calabria sono terrorizzati che si presenti da loro come bagnino per controllare le misure di sicurezza, le distanze degli ombrelloni e l’emissione degli scontrini fiscali.

Anche i titolari dei villaggi turistici non dormono sonni tranquilli: se lo aspettano sotto le vesti di ispettore del lavoro o dei Nas o – addirittura! – da finanziere.

E’ finita la pacchia per tutti. Tutti corrono a mettersi a posto e a rispettare la legge. Nei campi i caporali hanno  gli incubi da vederselo spuntare travestito da migrante e colorato di nero alla ricerca di un lavoro. All’ OCCHIUTO OPERAIO, seguirà l’ OCCHIUTO BAGNINO, L’OCCHIUTO CONTADINO, L’OCCHIUTO MIGRANTE, L’OCCHIUTO FINANZIERE, L’OCCHIUTO AUTISTA che controlla il servizio di transfer dagli aeroporti a tutti i luoghi di Calabria. L’unico “mestiere” che dovrebbe fare davvero, quello del vignaiolo, nella tenuta di Montegiordano finanziata dalla famiglia Pecoraro, ormai l’ha abbandonato e stiamo attendendo con ansia che qualcuno gliene chieda conto per farci due risate. E allora, giusto per farcene altre due (di risate) ricordiamo anche a voi stessi con terrore, che ha in tasca persino il tesserino di giornalista, ma per questa “pratica” ha già ai piedi decine e decine di vostri “colleghi” finanziati generosamente e di conseguenza non dovrebbe esserci il pericolo di vederlo anche alla conduzione del Tg3 della Rai o della sua tivù di famiglia… 

Finita la stagione estiva, poi, il nostro presidente ha già pronta la campagna invernale, come un novello Napoleone.

Per l’autunno poi è in programmazione una escalation su grande scala. Robertino è già in contatto con i Cacciatori d’Aspromonte per un blitz nella parte più impervia della montagna sacra a scovare latitanti, capi e picciotti. Forse siamo vicini alla fine della latitanza di Matteo Messina Denaro… E per la fine del suo mandato, sempre travestito da ingegnere Cane farà un sopralluogo sullo stretto di Messina per annunciare e presentare il ponte a Cazzata unica di sua progettazione. Come diceva Silvio Berlusconi, anche lui, il nostro grande Roberto Occhiuto è pronto a lanciare il suo slogan: “STIAMO MANTENENDO TUTTE LE CAZZATE PROMESSE” . E poi a fine legislatura:” ABBIAMO MANTENUTO TUTTE LE PUTTANATE CHE VI HO PROMESSO”. Come sempre, a futura memoria.

Lettera firmata