Lettere a Iacchite’: “Cosenza come il paese dei balocchi”

A cosa serve un Parco del benessere nel centro della città se, per realizzarlo, intasi di traffico, e quindi di smog, puzza, confusione e polveri sottili le ormai pochissime strade percorribili in macchina? Né si può pretendere che camminino tutti sempre a piedi. A me piace molto camminare ed appena posso lo faccio. Ma, per lavoro, devo spesso andare fuori Cosenza e non posso che farlo in macchina. Ed è incivile ed inaccettabile che, per imboccare l’autostrada, io, che abito in centro, debba sorbirmi 30 minuti a passo d’uomo nel traffico congestionato di via Roma. Nemmeno in Burundi.

Così come, se devo accompagnare dal medico i miei genitori anziani e con problemi di salute molto seri, devo andare a prenderli in macchina, non posso fare altrimenti. Non si può concepire che una città sia solo al servizio dei ventenni. Un paese dei balocchi dove ci si trastulla fino all’alba bevendo e schiamazzando perché il giorno dopo non si ha nulla da fare…

Lettera firmata