Lettere a Iacchite’: “Cosenza, il gran casino dell’assegno unico: perché non ne parla nessuno?”

Carissimo Iacchitè,

scrivo questa mia per dare voce a tutti i cittadini dimenticati dai mass media che, mi dispiace dirlo, intervistano i cittadini non per denunciare le loro problematiche bensì per attaccare i governi di turno.

Ricordo che durante la pandemia il Governo Conte fu attaccato su tutti i fronti. Anche per il sito INPS soggetto ad attacchi hacker perché solo durante il governo Conte i mass media si sono resi conto che il sito non funzionava ma non hanno detto che da quando è nato funziona a singhiozzo e che oggi funziona anche peggio! Per fortuna che  ormai tutti i cittadini in possesso di Spid sanno che il sito non funziona mai perché non riusciamo ad entrare con lo SPID. E che dire poi del servizio call center 803-164. Se chiami dal telefono fisso qualcuno risponde mentre dal cellulare non squilla nemmeno. E poi quando ti rispondono non sanno che dire, non sanno che fare, non vedono nulla. E ogni volta che richiami ti risponde uno diverso e, per la stessa problematica, ognuno ti da una risposta risolutiva diversa. Ma anche seguendo tali indicazioni la pratica non si sblocca. Ma ora veniamo alla questione che mi affligge maggiormente.

Come tutti sapete dal primo marzo è entrato in vigore l’assegno unico in sostituzione del vecchio assegno al nucleo familiare. L’assegno viene erogato per tutti i figli a carico minori e per quelli fino all’età di 21 che si trovino in determinate condizioni previste dalla legge. Io ho fatto domanda di assegno unico a marzo e ho percepito gli assegni fino a che mio figlio non ha compiuto i 18 anni. Dal compimento del 18° anno l’INPS ha bloccato il pagamento. Ho chiamato per tutti questi mesi al call center, il patronato a cui mi sono rivolta per fare la domanda ha scritto più volte ricevendo come risposta che la pratica è IN EVIDENZA, abbiamo allegato più volte il certificato di frequenza scolastica, ma ad oggi la pratica è sempre IN EVIDENZA.

Nel frattempo le buste paga dei lavoratori si sono abbassate perché abbiamo perso le detrazioni per figli a carico e quindi paghiamo più tasse in attesa che l’INPS si degni di pagarci l’assegno unico.

E il mio caso è comune a tutti i cittadini che hanno figli divenuti maggiorenni durante il periodo di validità della domanda. Ad alcuni l’INPS sta pagando solo la quota per i figli minori, ad altri nemmeno quella. E non si sa quando l’INPS si degnerà di provvedere a sbloccare le domande perché tra la sede di Cosenza e il call center è una palla che rimbalza e non si riesce a percepire le somme dovute.

Mi chiedo pertanto come mai durante il governo Conte tutti i giornali e le tv denunciavano ritardi di qualche mese per pratiche come la cassa integrazione che con altri governi veniva pagata almeno dopo 6 mesi, mentre con il governo dei migliori la situazione è peggiorata e sono ben 6 mesi che non si riesce a sbloccare la mia pratica di Assegno Unico che sempre il governo dei migliori avrebbe dovuto pagare IN ATUOMATICO. Addirittura allegando autocertificazione di frequenza scolastica e chiamando ogni giorno al call center non si riesce nemmeno a sapere perché la domanda è bloccata e come mai, esibendo la documentazione attestante il diritto a ricevere il pagamento, lo stesso non viene ripristinato! E’ veramente una vergogna. Una ulteriore prova di sopravvivenza che viene imposta alle famiglie che sono costrette ad affrontare le spese del caro vita con una busta paga inferiore a quella dell’anno scorso in quanto paghiamo più tasse avendo avuto la revoca delle detrazioni in busta paga e dell’assegno unico non si sa se e quando verrà pagato! Per fortuna che la legge è stata fatta dal governo dei migliori. Non oso immaginare se l’avesse promulgata il governo dei peggiori!!!!

Lettera firmata