Lettere a Iacchite’: “Cosenza, le false promesse di Klaus Algieri per il commercio in ginocchio”

Le false Promesse di Klaus (Algieri) per un settore in ginocchio

Spesso il Presidente della Confcommercio di Cosenza Klaus Algieri usa adottare delle affermazioni, secondo lui, a favore del mondo delle attività produttive, insomma, se vogliamo, è solito adottare molti slogan. E’ veramente inusuale il suo modo di difendere questa classe lavorativa, cercando di intestare agli altri le negatività, quando lui, a parte gli slogan, potrebbe realmente iniziare a fare qualcosa di concreto.

Non ultima l affermazione di qualche giorno fa, con un articolo promosso da alcune testate giornalistiche di regime (quasi sicuramente a pagamento…), nel quale dice testualmente ‘non si può rischiare di mettere ulteriormente in ginocchio finanze già danneggiate‘  e quindi si rivolge alla classe politica, in particolare in questo caso al Governatore facente funzioni della Regione Spirlì e all’assessore Orsomarso, che sicuramente non brillano per la loro efficienza e per i danni che stanno causando al settore, chiedendo di abolire il tributo regionale sulle concessioni per le autorizzazioni, licenze e abilitazioni, dovute dagli imprenditori turistici.

In poche parole cerca di scaricare sugli altri, invece di guardare quello che potrebbe fare lui. Comunque è stato prontamente servito – almeno al momento a parole… – dai suoi amici per la sospensione, evidentemente aveva avuto qualche soffiata prima, e ha giocato d’anticipo, sicuramente adesso può intestarsi il risultato come usa fare.

Insomma, il politico che chiede alla politica di intervenire, come se lui fosse fuori dalla spartizione della torta. Lui, per accordi politici e tanto altro, attraverso le associazioni di categoria, dimentica che occupa, da anni, anche l’ ambita poltrona di Presidente della Camera di Commercio. Nella ‘sua isola felice’ non si pone il problema di abolire il diritto annuale che ogni impresa iscritta è costretta a pagare ogni anno, come una tangente, non si capisce per quale motivo.

Poi  sa vendere i bandi emessi dalla Camera di Commercio, tanta pubblicità, però condizione essenziale nella griglia per poter partecipare, è aver pagato il diritto annuale, altrimenti si resta fuori, quindi a priori si comporta nei fatti peggio della politica, alla quale dice di non appartenere con i suoi soliti slogan di facciata. Beati noi… solo tasse, invece di fare proclami e scaricare sugli altri, inizi lui a togliere il diritto annuale e quindi conseguentemente lo tolga da requisito essenziale per partecipare ai bandi, lo faccia senza proclami ed uscite ad effetto, tipico del suo modo di fare. Non ha capito che non ci servono i suoi proclami, noi ne abbiamo le tasche piene di parole … .siamo sul lastrico …. Presidente, sia corretto e si rimbocchi le maniche, e non guardi il mondo dal buco della serratura.

Lettera firmata