Lettere a Iacchite’: “Crosia, il sindaco palazzinaro dello Jonio”

Crosia, il sindaco Russo: il palazzinaro dello Jonio

Premessa sullo “storico” della carriera politica.

Antonio Russo è il sindaco di Crosia, un piccolo comune della provincia di Cosenza, dal 2019. Si tratta del suo terzo mandato alla guida del paese, dopo quelli del 2004 e del 2014. Russo è un avvocato di professione e fa parte della lista civica Evoluzione, che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle ultime elezioni comunali.

Il suo operato, però, non è immune da contestazioni e polemiche da parte di molti cittadini, che lo accusano di gestire il Comune in modo poco trasparente e di favorire la speculazione edilizia a discapito della tutela del territorio e del patrimonio storico.

Una delle critiche più ricorrenti riguarda la trasformazione di alcune aree agricole o naturali in zone edificabili, che avrebbe consentito la costruzione di nuovi edifici residenziali o commerciali senza tener conto dell’impatto ambientale e paesaggistico. In particolare, si è parlato di possibili accordi tra Russo e alcuni costruttori edili locali, che avrebbero ottenuto permessi e agevolazioni in cambio di sostegno politico o finanziario. E a quanto pare la magistratura ha iniziato ad accertare che c’è qualcosa di marcio se è vero – com’è vero – che sono state sequestrate sette abitazioni che è molto facile ricondurre alla famiglia del sindaco Russo. Si tratta infatti d’un lotto ch’era stato vinto ad un’asta del Tribunale di Castrovillari dal figlio del primo cittadino, Francesco Russo, e poi venduto all’imprenditore Giuseppe Grillo (https://www.iacchite.blog/mirto-crosia-lottizzazione-abusiva-sequestrate-sette-abitazioni/). Fatti non chiacchiere.

Un’altra critica riguarda la mancata realizzazione di un albergo diffuso nel centro storico di Crosia, una forma di ospitalità che prevede la ristrutturazione e l’affidamento di case storiche a operatori turistici. Questa soluzione sarebbe stata proposta come un modo per valorizzare il patrimonio culturale e architettonico di Crosia, oltre che per creare occupazione e reddito per i residenti. Tuttavia, il sindaco Russo non avrebbe MAI incentivato questo progetto, preferendo puntare su altre forme di turismo meno sostenibili e più invadenti.

Infine, una terza critica riguarda la scarsa attenzione alla ristrutturazione di vecchi edifici e appartamenti sfitti da decine di anni, che contribuiscono al degrado e all’abbandono del centro storico. Molti cittadini hanno lamentato la mancanza di interventi pubblici o privati per incentivare la riqualificazione di queste strutture, che potrebbero essere recuperate e destinate a diverse funzioni sociali o culturali.

Queste sono alcune delle domande alle quali il sindaco Russo dovrebbe rispondere ai cittadini:

– Quali sono i criteri che ha seguito per trasformare alcune aree in zone edificabili? Come ha valutato l’impatto ambientale e paesaggistico delle nuove costruzioni?

– Quali sono i rapporti che ha con i costruttori edili? Ha ricevuto o promesso favori o vantaggi in cambio di sostegno politico?

– Perché non ha incentivato la realizzazione di un albergo diffuso nel centro storico? Quali sono le difficoltà o gli ostacoli che ha incontrato?

– Quali sono le azioni che ha intrapreso o intende intraprendere per incentivare la ristrutturazione di vecchi edifici e appartamenti sfitti nel centro storico? Quali sono le risorse economiche e umane a sua disposizione?

– Come mai non esiste ancora oggi nel 2023 un PIANO REGOLATORE AGGIORNATO?

Lettera firmata