Lettere a Iacchite’: “Crotone, concorso per biologi: vi spiego come stanno le cose”

Sono il dottor Antonio Pansa, padre di una biologa che ha partecipato al concorso di Crotone, vi faccio una domanda: perché tutti questi biologi “indignati” non hanno partecipato al concorso in oggetto? La risposta è semplice: erano sicuri di vincere, ognuno nel vicino ospedale, quindi per loro sarebbe stata solo una perdita di tempo.

Tra quelli che hanno partecipato, circa 100, sono stati selezionati e giudicati idonei solo circa 30, come avviene in tutti i concorsi. Ora, come tutti ben sapete, essendo la Calabria commissariata, non si possono fare nuovi concorsi se prima non si esauriscono le graduatorie esistenti, come detto nella ordinanza del Dottor Cotticelli.
Comunque questa polemica è arida, la LEGGE è chiara: prima vanno sistemati gli Idonei in graduatoria, perché sono assimilati ai vincitori in quanto se vi fossero stati un maggior numero di posti sarebbero stati assunti immediatamente, ed infatti ora nella Regione Calabria vi è una immediata necessità di biologi come si evince dalla richiesta delle Asp.

Vi ho scritto, come padre, di una ragazza di 33 anni che ha diritto dopo tanti anni di studio ad un posto di LAVORO. Considero questa diatriba calabrese (sono nato a Cosenza) una lotta tra poveri, e mi auguro che tutto si risolva per il meglio, senza dovere chiamare in causa la magistratura.

Antonio Pansa