Lettere a Iacchite’: “La mia giornata alle Terme Luigiane tra desolazione, illegalità e mancati controlli”

La mia giornata alle Terme Luigiane 

Sperando che questa mia lettera venga pubblicata voglio raccontare la mia giornata alle Terme Luigiane, ed essendo io un cliente da decenni ed un appassionato di terme (ne ho girate a decine) penso di rappresentare un punto di osservazione privilegiato.

La mia aspettativa, dopo un anno di assenza per il Covid e un altro anno di chiusura causa sindaci e assessore regionale imbecilli e in totale malafede, per il ritorno alla mia amata Guardia Piemontese e alle sue acque meravigliose era altissima, inoltre una nuova gestione ti invoglia a immaginare che tutti i problemi presenti in passato siano stati risolti e aggiungo che un interesse così marcato e a tratti anche incomprensibile da parte del presidente Occhiuto lasciava presagire grandi novità.

Arrivato all’ufficio accettazione l’atmosfera era strana, sembrava di essere arrivati in un ufficio messo in piedi in 48 ore, con personale demotivato e si respirava tensione anche fra gli stessi operatori. La cosa che mi ha veramente impressionato è stata però il fatto di essere il solo paziente. In decenni di frequentazione di questi luoghi mai vista una tristezza così e non avrei mai creduto di soffrire di solitudine proprio qui.

Effettuata, anche se con qualche problema informatico, l’accettazione mi sono recato allo stabilimento per effettuare le cure. Anche qui atmosfera strana e triste, addetti che vagano per i corridoi, clienti neanche a parlarne. Sembra che qualche giorno fa sia stato battuto ogni record negativo con ben zero accettazioni effettuate.

Chiedo di misurarmi la pressione e mi viene risposto che il medico di guardia non c’è, la cosa è molto strana perché sono certo sia obbligatorio e indago con aria indifferente. Mi viene confermato dall’amico-addetto ai lavori, che molte delle figure professionali obbligatorie per legge non sono presenti in organico e che tanto, essendo la Regione a gestire, i controlli non vengono fatti. Inizio a preoccuparmi e indago ancora e chiedo se tutti i trattamenti e le verifiche (tipo legionella, sicurezza sul lavoro, vigili del fuoco…) obbligatorie siano state fatte, a questo punto il mio interlocutore intuisce il pericolo che rappresento, mi fa segno di tacere e sottovoce mi dice: “non posso dire altro perché con questi rischio il posto di lavoro”.

Le mie perplessità aumentano ma ormai il mio interlocutore non parla più. A questo punto sarebbe interessante sapere se qualcuno dell’Asp sia venuto a dare un’occhiata e a fare le normali verifiche sulla qualità dei servizi offerti, essendo cambiato l’erogatore mi sembra sia una cosa assolutamente auspicabile. In un modo o nell’altro effettuo le mie cure, anche se con un pochino di preoccupazione essendo in periodo di Covid, e decido di andare a fare un bagno in piscina termale.

Il parco delle Terme Luigiane è stato sempre un fiore all’occhiello per il Tirreno cosentino ed è uno fra i pochi posti dove ho sempre portato amici e conoscenti sapendo di fare bella figura. Una volta entrato, anche qui trovo desolazione, abbandono e incuria. Vialetti abbandonati, verde non curato, pochissimi clienti, addetti che girano tipo zombie…una tristezza infinita.

Frequento le Terme Luigiane da decenni ma una situazione di desolazione come quella vista nei giorni scorsi non la avrei neanche immaginata. Ora io mi chiedo perché la malapolitica (Orsomarcio, Occhiuto parassita, sindaci…) abbia fatto di tutto, da quanto leggo anche forzando la mano e non rispettando leggi e sentenze, per appropriarsi di un qualcosa che bene o male funzionava da sempre, offriva servizi e soprattutto non costava un euro alla collettività.

Presidente Occhiuto, si rende conto che lei è l’unico in Europa che invece che favorire le privatizzazioni cerca a tutti i costi di entrare nelle aziende per controllarle? Lei non sembra un uomo di punta di un partito liberale come Forza Italia ma mi ricorda quei vecchi comunisti statalisti che vogliono controllare tutto e tutti e che, per fortuna, oggi troviamo solo nei film.

Presidente Occhiuto, la sua incapacità nel gestire le sue aziende personali (per non parlare dell’incapacità sempre dimostrata dalla Regione Calabria) è cosa nota da decenni, cosa la spinge a fare questi acquisti continui (Terme, Sacal, Sorical….) a spese dei calabresi con conseguenti gestioni sicuramente molto onerose e dalle quali alla lunga non può che uscirne a pezzi?

Ma lei crede veramente di mettere aziende con centinaia di dipendenti e milioni di fatturato in mano a persone che non hanno mai gestito niente e che hanno solamente vissuto di politica? Lei ha già tanti problemi e i risultati al momento sui temi caldi calabresi non sono dei migliori, si faccia un esame di coscienza e cerchi di intervenire dove realmente necessario per i calabresi e soprattutto smetta di distruggere quello che funziona.

Presidente, mi permetto inoltre di dirle che spero vivamente che non ci saranno pressioni sui lavoratori delle aziende acquisite in occasione delle prossime votazioni, altrimenti si darebbe ragione a quelli, e sono tanti, che sostengono che lei si sta solo creando tanti begli assumifici a fini elettorali. A proposito di elezioni, a Cosenza gira voce su quale sarà lo slogan per le prossime elezioni scelto da suo fratello “Mario il cazzaro”, slogan che lo porterà alla vittoria certa e che ci consentirà di essere rappresentati a Roma al meglio …”Calabresi, votatemi e io vi prometto… cchiu Porsche per tutti”…i calabresi non vedono l’ora e ringraziano. http://www.iacchite.blog/cosenza-tutti-pagatori-della-porsche-occhiuto-186-048-euro/. 

Lettera firmata