Lettere a Iacchite’: “Diamante. La rotonda di famiglia, lo sfruttamento alle Conad e l’omertà per don Magorno”

Don Ernesto Magorno e la moglie ex vicesindaco di Diamante

La famigerata rotatoria a Diamante, lo sfruttamento alle Conad e il silenzio della politica fanno ben comprendere quanto Don Magorno, senatore in carica (ancora per poco) e sindaco di Diamante (ancora per qualche anno) sia ancora temuto nonostante Renzi lo abbia praticamente “trombato” piazzandogli davanti nel listino bloccato quel genio (incompreso…) della Boschi.

Se non ci foste voi di Iacchite’, con tutti media regionali e locali asserviti a questo o a quel politico, o a lui direttamente, nessuno direbbe nulla perché è sempre meglio non guastarsela con il sindaco di Diamante e con i Casella, palazzinari con il culo degli altri,  imprenditori proprietari delle Conad di Diamante e Belvedere Marittimo con il culo di quei polli dei dipendenti che ancora hanno il coraggio autolesionistico di sottostare alle volontà di Mariano Casella detto il Picchiatore e di Biagio Casella detto l’urlatore.

Come avete già scritto, per salvaguardare la rotatoria “di famiglia” hanno installato degli autovelox nei pressi della Conad e addirittura anche dei rallentatori lungo l’asfalto (https://www.iacchite.blog/diamante-la-sai-lultima-di-don-magorno-autovelox-e-due-vigili-prima-della-rotonda-della-conad/).
Il vostro coraggio ha acceso una miccia di libertà, un barlume di speranza. Dopo il vostro articolo qualche ex dipendente che ha lavorato per mesi presso il punto di Diamante ha raccontato le condizioni in cui lavorano i dipendenti Conad. 800 euro al mese per il full-time, con turni dalle 7 di mattina fino a chiusura ore 20:30-21:00 con pausa pranzo. Dodici, a volte tredici, ore al giorno. Tutti i giorni senza giorni liberi.

Uno sfruttamento disumano, se si pensa che il lavoro è anche fisico perché ci sono da fare scarichi  e carichi e quando arrivano i camion bisogna recarsi al supermercato ancora prima. Condizioni improponibili. Ogni minuto fatto in più non viene mai pagato, se manchi un giorno, o una domenica ti viene tolta la giornata o ti viene detratta dalle ferie. Per non parlare delle continue pressioni ricevute da Biagio Casella sempre pronto ad urlare in faccia al personale anche con supermercato pieno.

Non esiste ispettorato del lavoro. I dipendenti firmano buste paga non vere, mentre Magorno&Casella si abbuffano di soldi e girano con i macchinoni atteggiandosi a padroni di Diamante.
La politica resta in silenzio. Tutti hanno paura di Don Magorno e dei servizi segreti, almeno fino a quando avrà possibilità di restare al Parlamento.
Nessun amministratore della Riviera dei Cedri ha finora mosso un dito, anzi, il figlio di qualche primo cittadino ha anche lavorato nel supermercato prima di scapparsene, come quasi tutti del resto.

Non una parola sulla rotatoria farlocca, o sullo sfruttamento di dipendenti. Indifferenza totale. In questo clima di omertà calabrese, i ricchi saranno sempre più ricchi ed intrallazzati, i poveri sempre più strazzati e Don Magorno sempre più potente.
Se potete, evitateli.

Lettera firmata