Lettere a Iacchite’: le ragioni della scuola di via De Rada

Dopo il nostro recente articolo sulla scuola elementare di via De Rada, riguardante alcune problematiche segnalateci dai genitori, il Dirigente scolastico dell’Istituto ci scrive una mail.

Com’è nostra consuetudine, diamo a tutti il diritto di replica, fermo restando che nel precedente articolo nessuno ha messo in dubbio la “professionalità, l’amore e la dedizione del personale che vi lavora” (che non è stato minimamente citato), ma soltanto alcune carenze che, come si legge nella stessa replica, persistono tutt’ora.

Ecco la mail, cui seguiranno alcune considerazioni:

“Una sedia… non fa Scuola…e non è certamente per minimizzare, poiché non è mia intenzione eludere una difficoltà che, comunque, si sfida a riscontrare in una qualsiasi scuola d’Italia, di una città qualunque, di un paesino qualunque! Per questo una certa indignazione, di fronte alla modalità di comunicazione, ha lasciato attonita tutta la Comunità dell’Istituto Comprensivo “DON MILANI – DE MATERA” di Cosenza… dai docenti al personale ATA, dai componenti del Consiglio d’Istituto ai genitori tutti. Mi corre l’obbligo morale e professionale di sottolineare, infatti, l’attenzione quotidiana da parte di docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici mai rimasti indifferenti riguardo alle segnalazioni dei genitori, giustamente preoccupati, verso le diverse problematiche che si possono verificare all’interno dell’Istituto.

Non viene citato il direttore dei S.G.A.(segretario) poiché nell’Istituto questa importante figura professionale risulta assente giustificata da ben quattro anni e viene sostituita, con grandissima difficoltà ma tanta dedizione, dai diversi assistenti amministrativi. Le richieste dei genitori sono state sempre accolte con grande attenzione e ci tengo a precisare che, nella Scuola Primaria di Via De Rada le norme che regolano l’utilizzo degli spazi non vengono affatto ignorate.

A tal riguardo, probabilmente, non tutti sanno che, ancor prima che iniziasse l’anno scolastico in corso, sono state inoltrate al Comune ben quattro richieste di arredi per Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado (in data 17.06.2015 Prot. n. 4358, in data 04.09.2015 Prot. n. 5230, in data 02.10.2015 Prot. n. 5888 e in data 18.12.2015 Prot. n. 7874).

Forse, prima del “J’accuse” sarebbe stato opportuno, in una società democratica che sostiene il rispetto dei rapporti, considerare il “WE CARE” dell’Istituto che è alla base della Mission del NOSTRO fare scuola giornaliero. E’ naturale che il progresso ci “impone” ritmi che devono portarci al passo coi tempi e certamente i tradizionali metodi montessoriani devono essere adeguati con i nuovi mezzi tecnologici utilizzati nella didattica moderna e nessuno chiede di “accontentarsi”, ma se solo si pensa alla Scuola di Barbiana alloggiata in un paio di stanzette della canonica annessa alla piccola chiesa, forse oggi Don Milani si meraviglierebbe per primo di tale reazione.

E’ fuor di dubbio che la sicurezza nella scuola, sotto ogni profilo, dev’essere alla base di tutto, infatti, non è questo il problema che riguarda la Scuola Primaria “G. Rodari” di Cosenza, comunemente chiamata Scuola Elementare di Via De Rada. Una buona scuola è fatta di amore verso gli alunni, di comprensione, di accoglienza e, soprattutto, di una didattica inclusiva che deve essere accompagnata, naturalmente, dall’attenzione per le norme in materia di sicurezza.

Grazie Einstein per averci fatto riflettere che “in mezzo a qualsiasi difficoltà si trova un’opportunità” e grazie docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici per quello che, amorevolmente e con passione, fate quotidianamente per la nostra Comunità scolastica e per far sì che al “DON MILANI-DE MATERA” di Cosenza quella che manca sia soltanto qualche sedia in più! Grazie genitori degli alunni che frequentano la NOSTRA scuola, perché vi fidate di NOI e perché ci affidate ogni giorno il VOSTRO bene più prezioso e… scusateci se, qualche volta, c’è qualcosa che non va.”

IMMACOLATA CAIRO

Vogliamo sottolineare che il “J’accuse”, come viene scritto nella mail, è solo un dar voce a genitori che ce lo chiedevano e nessuno ha sminuito “il WE CARE dell’Istituto”; ma se le sedie sono quelle che sono, la lavagna non funziona, gli infissi e i bagni, così come il soffitto, sono malandati, siamo davanti ad una realtà con la quale i bambini devono convivere e giustamente ciò non va giù ai loro genitori (nonostante la Dirigente continui ad affermare che sono felici e contenti e che l’amore e lo spirito d’isola felice della scuola possa bastare).

Ma la segnalazione ci è arrivata da loro, non ce la siamo certo inventata, quindi un po’ di malumore c’è.

Inoltre facciamo un plauso ai diversi assistenti amministrativi che sostituiscono la figura del DSGA, ma non può essere certo un problema delle famiglie. E comunque chi richiede il materiale al Comune resta sempre la DS. Quindi facciamo un plauso anche a lei che ha avanzato le domande, ma se la risposta non arriva l’Istituto potrebbe farsi carico di sostituire “una sedia…che non fa scuola” e quindi una somma irrisoria proprio per “il WE CARE” stesso dell’Istituto.  

E infine, nonostante il paragone vuole essere simpatico, la Scuola di Barbiana è stata avviata nel cinquanta, ricordiamo alla Dirigente che siamo nel 2016 e, con tutto il rispetto parlando, la scuola di via De Rada nulla ha che vedere con i presupposti unici e originali di Don Milani.

Se poi la Dirigente vuole rituffarsi nel passato, ci sta tutta che le sedie e l’arredamento restino tali, ci auguriamo solo che non si arrivi ad interrompere la luce elettrica e l’acqua, per rimanere nello spirito della Barbiana…

V.M.