Lettere a Iacchite’: “M5s, le piroette di Morra con la certificazione delle liste”

Gentile redazione,

vi volevo portare a conoscenza del perché il M5S presenterà poche liste nella nostra regione alle prossime amministrative. Tutto nasce da quando il senatore Morra si è arrogato il diritto di controllare e poter certificare, cioè assegnare il simbolo del movimento, le liste presentate in Calabria.

Da subito il consigliere comunale pentastellato di Crotone Correggia aveva capito dove si sarebbe andati a parare, come potete vedere in un suo post di marzo. La funzione Open Comuni era stata attivata per velocizzare le procedure e poter presentare le liste senza passare dalle forche caudine di un capo. E invece per la sola Calabria, questo non è stato possibile. Adesso, a pochi giorni dalla presentazione delle liste e con le feste di mezzo, il senatore Morra non ha ancora dato il suo assenso alle liste che con enorme difficoltà si era riusciti a presentare sulla piattaforma Rousseau. Il caso più grave è a Corigliano-Rossano, terzo comune della Calabria e che ha ben 4 parlamentari del M5S. Proprio perché sono così tanti il senatore Morra non può permettere che acquistino ancora più potere da spendere nella composizione delle liste per le prossime regionali, e così Morra, anche in virtù di un attrito con il deputato Forciniti risalente alla campagna elettorale dello scorso anno, probabilmente riuscirà nel suo intento di non far presentare una lista del M5s in città. A Corigliano Rossano poi si presenta, e probabilmente vincerà, un suo vecchio amico gentiliano, ed è meglio tenerselo amico.

A Vibo Valentia invece la certificazione è arrivata subito dopo la trasmissione ‘Un giorno da pecora’ di pochi giorni fa, quando è stata intervistata la deputata Dalila Nesci. Qui il gioco di Morra è funzionato al contrario e facendo certificare la lista in città ha voluto dare un segnale ben preciso alla Nesci, che col gruppo di Vibo Valentia non è mai andata d’accordo, rea di essersi proposta addirittura come candidata presidente della Regione Calabria in quella trasmissione.

Rende, poi, dove il primo candidato sindaco – Francesco Turco – è stato sostituito, dopo la comparsa di voci dubbie sul suo conto, è sempre stato un feudo elettorale di un’altra concorrente ‘interna’ di Morra, Laura Ferrara. Nelle scorse europee il M5S prese il 34% in città e alle politiche 2018 più del 50%. Così, pur se il nuovo candidato sindaco assicura tutte le garanzie del caso, essendo il consigliere comunale uscente, anche qui Morra cerca di prendere due piccioni con una fava, sfavorendo la Ferrara alle Europee, in virtù del voto concomitante con le comunali e avvantaggiando Manna, Principe e Talarico, che avranno un concorrente in meno. Il favore potrebbe essere ricambiato alle prossime regionali. Lo stesso discorso lo si può fare a Belvedere, Falerna, Villapiana e altre dove aspettano questa certificazione ad oggi bloccata dal senatore Morra, non si capisce su quali basi.

Lettera firmata