Lettere a Iacchite’: “Montalto, ecco come deturpano l’ambiente con la complicità dei poteri forti”

Caro Iacchite’,
ti voglio scrivere questa lettera per informarti di come un rappresentante della politica locale usi i suoi poteri per distruggere l’ambiente dello stesso comune in cui è stato eletto ed in cui vive.

Voglio parlarti dell’ingegnere Franco Aceto, consigliere comunale di Montalto Uffugo, ex palazzinaro dei tempi d’oro, consigliere in Assolac e soprattutto grande inciuciatore coi poteri forti classici cosentini. Infatti da oltre 4 anni, non si sa bene come, il tribunale di Cosenza ha avallato l’affitto di una grossa azienda agricola alle porte di Montalto Uffugo da parte di un curatore tutelare compiacente di una persona dichiarata dal tribunale non in grado di intendere e di volere.

Voi direte: e dov’è questo malaffare che colpisce la natura e le falde acquifere nonché il futuro delle nostre terre? Lo scandalo sta nell’uso che ne fa il prode ingegnere, che senza alcun controllo da parte della polizia locale (lui è l’uomo forte del Comune) e neanche dai prodi carabinieri forestali di Montalto (che ogni giorno girano nella zona ma non osservano nulla se non i poveracci senza poteri) per non parlare delle altre autorità competenti in materia (Asp, Nas, Arpacal, e chi più ne ha ne metta), sversa con tanto di due autotreni è un carro botte, ininterrottamente, i reflui derivanti dalle aziende di famiglia dedite agli allevamenti ed alla produzione di energia.

Tutti in zona osservano il viavai dei due camion da 20.000 litri che stanno irrigando senza sosta la povera terra a ridosso del fiume Crati (e in molte occasioni sversate direttamente nei canali a lato del torrente Mesca a poche centinaia di metri dal Crati). Tutti osservano che quei campi “affittati” si stanno trasformando in sabbia a causa dei nitrati ed altro sapientemente seppellito giornalmente dal prode ingegnere Aceto.

Tutti sanno che da oltre quattro anni da quei terreni non si ricavano colture o fienagioni. Ma nessuno agisce. La falda acquifera è devastata dalle malefatte di un “politico alla vecchia maniera” che approfittando del suo ruolo fa ricadere il suo lucro e la sua indifferenza al bene pubblico sulle nuove generazioni e sulla natura.

Infine, per dimostrare quanto affermato sopra (la totale omertà e la inconsistenza morale di chi dovrebbe fare i controlli a salvaguardia della sanità pubblica e dei luoghi naturali) allego link su come la “vecchia politica” riesce nei miracoli perché il fatto reale (il depuratore non collegato a nessuna utenza usato solo per coprire la malefatte del politico viene prontamente sequestrato) viene raccontato come una favola ad uso e consumo del solito sistema degli intrallazzi (http://www.montaltouffugonline.it/un-altro-depuratore-sequestrato-a-montalto-uffugo-020816/)

Sicuro che provvederà a pubblicare quest’articolo con ovvie correzioni di stile e grammaticali, porgo i miei più sentiti auguri per la sua testata giornalistica.

Lettera firmata