Lettere a Iacchite’: “Praia, vi racconto l’odissea di noi ex dipendenti dell’Aquafans”

Salve,

le scrivo in merito alla vicenda dell‘operazione “Matassa”, in qualità di ex dipendente “Aquafans” di Praia a Mare. Dopo il primo dibattimento, a carico degli imputati, il magistrato ha ritenuto di dover intimare all’INPS l’inserimento dei nominativi di ex dipendenti delle società indagate, nel mio caso la “Gestioparchi”, in una lista scup.

In pratica, una sorta di lista nera, dove il codice fiscale risulta bloccato, impedendo, di fatto, la ricezione della Naspi (indennità mensile di disoccupazione), non solo relativa ai contributi versati da “Gestioparchi”, ma anche di quelle relative ad altri lavori stagionali svolti in periodi successivi alla vicenda e con società diverse, e non collegate in alcun modo a “Gestioparchi“ o altre società indagate.

Sono in un limbo, da allora. Tengo a sottolineare che non sono indagata, non sono mai stata indagata in vita mia, per alcun reato. Sono solo una ex dipendente, che oltre al danno subito dalla vicenda in cui non sono minimamente coinvolta subisce anche la beffa di non poter far valere i propri diritti. Forse, potrà rendere pubblica questa vicenda, e far risaltare alle cronache quello che io e i miei ex colleghi sopportiamo da diversi anni. Le faccio presente, che scrivo a titolo personale. Di noi che siamo state le vittime inconsapevoli, non si occupa nessuno. Gli avvocati dei sindacati, che assistono alcuni di noi, sembra che siano d’accordo con la controparte, viste le lungaggini e i rinvii costanti e ripetuti nel tempo.

Lettera firmata