Lettere a Iacchite’: “Regione, due anni di prese in giro per un tirocinio”

Vorrei raccontarvi la storia di come un normale bando per assegnazione di tirocini retribuiti viene gestito in Calabria. Il bando regionale uscì 2 anni fa, destinato a disoccupati e laureati in beni culturali. In questo bando differenziato in tre aree si proponevano tirocini retribuiti. La presentazione della domanda è scaduta a giugno 2016, l’elenco, provvisorio, di coloro i quali erano in lista uscì dopo circa 3 mesi… poi il nulla per un anno!

A giugno del 2017 uscì l’elenco definitivo. Ecco, per l’area 1 e 2 (destinata ai disoccupati) hanno attivato una procedura online per dare la disponibilità al tirocinio e scegliere le tre destinazioni più gradite. Per quanto riguarda l’area 3 (destinata ai laureati) era stato previsto un colloquio per poter accedere al tirocinio.

Nel mese di ottobre 2017 uscì un nuovo elenco questa volta però con tanto di punteggio. Punteggio dato in base al voto di laurea, con un criterio discutibile in quanto la differenza tra i punteggi non rispecchiava quella tra i voti. Ma nonostante la nuova graduatoria, del “famoso” colloquio non si sapeva ancora nulla. E a non sapere nulla non erano soltanto i partecipanti al bando. Di questo colloquio non si seppe nulla fino a gennaio 2018, quando uscì prima un avviso in cui si indicavano gli argomenti e un paio di giorni dopo le date dei tanto attesi colloqui. Date che uscirono con circa 20 giorni di preavviso.

I colloqui terminarono intorno ai primi giorni del mese di aprile. Ma il 18 aprile ci fu una sessione straordinaria di colloqui per coloro i quali avevano presentato certificato con l’impossibilità di presentarsi il giorno stabilito. A questi colloqui “straordinari” si presentarono meno della metà dei partecipanti. Ad oggi è passato più di un mese dalla fine di questo colloqui e ci si sente ripetere ad ogni telefonata che la graduatoria uscirà tra una decina di giorni.

Sono circa 15 giorni che va avanti questa storia. Il fatto è che si tratta semplicemente di mettere in elenco, dal voto più alto a quello più basso, i partecipanti ai colloqui e dare così il via a questi tirocini. Aspettiamo da due anni per sapere se riusciremo a fare o meno un tirocinio di un anno retribuito con un rimborso spese. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se al posto di tirocini di un anno questo bando avesse riguardato dei contratti a tempo indeterminato. Sarebbero stati più rapidi o la conclusione del concorso in quel caso avrebbe avuto un limite tendente all’infinito? Speriamo di avere una risposta celere.

Lettera firmata