Lettere a Iacchite’: “Sorical, le mirabolanti avventure di Maria Pia Chiarella e dei suoi protettori”

ANNO DOMINI 2021 MA SO.RI.CAL. VECCHIA !!

Anno Domini 2021: da anni ormai vediamo e leggiamo di tutto e di più contro la società che gestisce gli acquedotti calabresi ma anziché trovare soluzioni definitive sembra che il tempo in questa società si sia fermato e si continui a fare (anzi disfare) come meglio si crede non curanti di qualsivoglia codice etico di giustizia e parzialità. E poiché abbiamo informazioni nuove, sentiamo il bisogno di raccontarvele sperando sempre che qualcuno, in modo definitivo, prenda coscienza e si decida a voler vederci chiaro (liquidatori, l’appello è rivolto a voi e al Governatore facente funzioni della Regione Calabria).

Da quandola Sorical è andata in liquidazione volontaria, si sono avvicendati ben cinque commissari liquidatori di cui tre di parte pubblica e due di parte privata. Di questi i primi tre e più precisamente Giordano e Incarnato di parte pubblica e Quartararo di parte privata, hanno pensato a fare solo ed esclusivamente i loro interessi e non solo economici.

Come non ricordare, infatti, quanto prodotto dal commissario di parte privata dott. Quartararo, “in sostanza nulla”, con stipendio mensile di circa €. 20.000,00 (€. 10.000,00 per la funzione di liquidatore + circa altri €. 10.000,00 quale consulente per la Regione Calabria, quindi “controllore e controllato”) che avocava a se anche la figura dell’avvocato Prisco Francesca anch’essa su libro paga So.Ri.Cal. con stipendio di circa €. 7.500,00.

E come non ricordare il dott. Giordano, commissario di parte pubblica e “paladino della giustizia” (salvo poi scoprire i tanti scheletri nel suo armadio) con compenso anch’egli mensile di €. 10.000,00 senza produrre “nulla” se non quando esautorato aver avuto l’ardire di richiedere anche un risarcimento danni di oltre un milione di euro.

Per non parlare dell’altro commissario, quello di parte pubblica, Gigino Tic Tac (così lo chiamano a Cosenza) Incarnato con compenso mensile di €. 10.000,00, entrato facendo rimuovere il dott. Giordano (poi a distanza di anni la Magistratura ci ha fatto conoscere perché è avvenuta quella sostituzione). Sembra ieri il suo insediamento in So.Ri.Cal., dove nella riunione aziendale per gli auguri di Natale 2016, ammaliava la platea gremita di lavoratori e garantiva “l’imminente riforma del servizio idrico”, oltre l’appoggio e il pieno sostegno a tutti e l’assoluta certezza che con la sua gestione non avrebbe più tollerato spese legali per cause intentate contro dipendenti. Niente di più falso, perché le cause contro i dipendenti sono triplicate, avallate sempre da lui e l’appoggio e il suo sostegno è stato fornito solo ed esclusivamente ai dipendenti di partito o amici degli amici con l’elargizione di livelli (anche doppi in alcuni casi), trasferimenti ad hoc o sistemazione in posti di responsabilità senza il minimo requisito previsto dalla legge.

Quindi tre commissari che si sono avvicendati senza produrre nulla di concreto per risanare la società anzi lasciandola peggio di come l’hanno trovata. Da un po’ di mesi sono stati nominati i due nuovi commissari e più precisamente l’avvocato Cataldo Calabretta di parte pubblica e il dott. Ferri di parte privata e dal loro insediamento era sembrato che il “vento fosse cambiato” in quanto abbiamo riscontrato ampia disponibilità di entrambi verso chi voleva essere ricevuto e sentito e, cosa ancora più importante, l’istituzione di una sorta d’indagine conoscitiva dei dipendenti cosa mai avvenuta prima.

Poi però, ecco spuntare la So.Ri.Cal. che conoscevamo perché in data 12 aprile c.a. sulla mail dei vari Responsabili di Settore è stato inviato un Ordine di Servizio con oggetto: “Riorganizzazione Aziendale” a firma della Responsabile delle Risorse Umane – Pia Chiarella (chiediamo scusa se non poniamo anche il termine “dott.ssa” prima del nome come tanti fanno di solito, ma solo perché questa persona non ha nessuna laurea che giustifichi l’epiteto) con spostamenti di colleghi da un settore ad altro e, avendo letto i nomi facenti parte di questi spostamenti ci sorge il dubbio che la “ventata di nuovo sia stato solo un breve alito”.

Infatti, esaminando accuratamente la mail si evince immediatamente che i politici calabresi, noncuranti delle molteplici indagini cui sono sottoposti dalla Procura di Catanzaro, ci hanno messo ancora una volta lo zampino in So.Ri.Cal. perché almeno cinque delle sedici sono nomine politiche. Infatti, come il peggior gioco delle tre carte hanno rimesso ai posti di comando i loro protetti, praticamente quelli che in precedenza altri politici avevano fatto fuori, la politica questa è. Così come non si può non notare un altro spostamento che fa capo ad un ex commissario fatto fuori non tanto tempo addietro, che però doveva sempre e comunque proteggere l’amichetta del cuore nonché animatrice di discoteche in quel di Cosenza prima di approdare in So.Ri.Cal. a cui non è bastato durante il regno del liquidatore summenzionato oltre ad aver avuto elargito livelli e benefit, farsi fare assumere persino una parente e oltre ad avergli fatto costruire l’ufficio personale a Cosenza con tanto di bagno con mosaico, adesso è addirittura nominata Responsabile Marketing Commerciale (capirà qualcosa di marketing?).

Misteri della So.Ri.Cal. in barba alle figure con tanto di laurea che combattono con la Responsabile delle Risorse Umane per aver assegnato qualche compito all’interno della struttura.

Ma gli spostamenti o le nuove nomine che infastidiscono di più sono le altre rimaste, circa dieci, quelle che fanno parte integrante alla struttura appunto della “Responsabile delle Risorse Umane sig.ra Pia Chiarella” adeguate ad avere sempre più maggior controllo sulla società. Ovviamente il tutto condito con livelli ad personam, benefit e auto aziendale. Mentre i lavoratori ancora al 3° e 4° livello mai accontentati ancora stanno aspettando e c’è chi ha pure fatto il salto triplo di livelli. Quindi si presume che in So.Ri.Cal. devono avere corsia privilegiata sempre le stesse persone? Per questo ai nuovi Commissari Liquidatori, che così bene avevano fatto sperare i lavoratori, consci che sicuramente siete i firmatari dell’Ordine di Servizio chiediamo: eravate consapevoli di quello che stavate firmando? Le persone preposte a essere spostate erano state oggetto già di vs. indagine conoscitiva e quindi ritenute idonee? Qualcuno vi aveva informato della loro storia in So.Ri.Cal.? Oppure come sempre siete stati agevolati in questo compito oltre che dai politici di turno dalla signora senza scrupoli al secolo Maria Pia Chiarella? (tanto lei non firma mai nulla e se qualcuno gli chiede delucidazioni lei è sempre all’oscuro di tutto).

E’ certamente meritorio da parte dei nuovi liquidatori il voler fare un’indagine conoscitiva dei dipendenti di So.Ri.Cal. ma permetteteci di dissentire perché in una società che si rispetti non c’è bisogno di conoscenza diretta dei dipendenti, perché questo compito sarebbe toccato alla Responsabile delle Risorse Umane presentare lo staff che dovrebbe dirigere e conoscere. Ma poiché non è capace di informarvi di nulla perché nulla sa dei dipendenti e delle mansioni da loro svolte, tanto che in So.Ri.Cal. non esiste da anni un organigramma aziendale e un mansionario dove ogni singolo dipendente abbia cognizione di quali siano i compiti assegnati e le responsabilità derivanti dalle funzioni svolte quotidianamente salvo poi però, in caso di problemi, scaricare le responsabilità sempre su di loro, per cui la sua unica e sola capacità è prendersela con i dipendenti portandoli in Tribunale, gli ultimi in ordine di tempo in maggio 2021, per far vedere quanto lei sia potente e fare cassa insieme al suo amichetto avvocato Giampà, perché di questo si tratta.

Siamo oltremodo curiosi e vorremmo tanto conoscere la ricetta di come questa perfetta incompetente riesce ogni volta a riciclarsi con qualunque commissario sia nominato e, questa volta ci avevamo pure sperato visto che la Magistratura gli aveva fatto terra bruciata con le indagini a ben noti esponenti politici a lei vicini che da sempre l’hanno protetta, ma purtroppo nulla. E poiché da sempre l’abbiamo ritenuta un’incapace piazzata lì solo ed esclusivamente per “grazia ricevuta” chiediamo agli ultimi commissari nominati in ordine di tempo se sono informati della storia di questa persona.

Sicuramente no o vi è stata raccontata in modo non consono dalla stessa per cui in breve ve la raccontiamo noi.

“Responsabile delle Risorse Umane” sig.ra Maria Pia Chiarella, portata in So.Ri.Cal. dall’ex presidente Sergio Abramo senza nessuna competenza a riguardo (diploma Isef) anzi, per essere più puntuali, sul suo “curriculum vitae” vanta pure il “disonore” di essere stata “licenziata in tronco” dalla stessa ditta Abramo, dove svolgeva le medesime funzioni di responsabile del personale procurando gravi irregolarità di gestione all’azienda e intraprendendo innumerevoli cause presso il Tribunale di Catanzaro sez. Lavoro contro i dipendenti, pratica intrapresa in modo identico adesso in So.Ri.Cal. con la partecipazione e complicità del suo fido avvocato Domenico Giampà del Foro di Catanzaro, copiosamente e lautamente remunerato da So.Ri.Cal. per ogni causa intrapresa…

Per cui chiediamo: oltre le indagini conoscitive dei dipendenti avete già avuto contezza quanto è costato a So.Ri.Cal. tutto ciò in questi anni? Quanto ha gravato economicamente a una società in difficoltà, perché in liquidazione, il continuo portare in causa questo o quel dipendente? Non è strano che la sig.ra Chiarella sia stata licenziata dalla famiglia Abramo e portata in società, dallo stesso elemento della famiglia che la aveva allontanata, allora presidente di So.Ri.Cal., ben conoscendo quanti problemi aveva già creato presso la società dallo stesso gestita affidandogli le stesse mansioni per cui era stata allontanata?

Sapete che la società da cui è stata licenziata in tronco (Abramo Customer Care S.p.A.) ha presentato concordato preventivo presso il Tribunale di Roma e uno dei motivi del tracollo finanziario sono stati i vari risarcimenti danni, a tanti zeri, dovuti corrispondere ai dipendenti citati in causa dalla sig.ra Maria Pia Chiarella?

Continuiamo chiedendo ancora agli attuali liquidatori se sono informati che, tutte le cause civili intraprese contro i dipendenti di So.Ri.Cal. presso il Tribunale di Catanzaro dalla signora summenzionata in questi anni, in primo grado sono state tutte vinte dai dipendenti, salvo poi vederli tutti soccombenti in Corte d’Appello. Sapete cosa è successo e cosa sta accadendo presso la Corte d’Appello di Catanzaro? Per quello che siamo in trepidante attesa degli sviluppi delle indagini che appunto stanno riguardando la Corte d’Appello di Catanzaro e siamo certi che a breve ne vedremo delle belle anche a riguardo delle tante cause di So.Ri.Cal.

E ancora suggeriamo ai liquidatori, a riprova e conforto di quanto scriviamo, che basta andare su un PC e scrivere su un qualsiasi motore di ricerca il nome e cognome di questa persona perché vi si schiuda un mondo, di cosa lasciamo commentare ai lettori. Non vogliamo dilungarci oltre e terminiamo esortando i liquidatori che lo spostamento unico e serio in questa società è uno solo cioè limitare dal continuare a far fare danni a questa signora senza scrupoli (la stessa che nei corridoi So.Ri.Cal. va dicendo: chi si mette contro di me gli taglio le gambe”) e siamo certi che il malumore in questa società si acuirebbe almeno dell’80%, questo è quello che crediamo di suggerirvi.

Altrimenti, viste le ormai innumerevoli cariche a lei facenti capo (Responsabile Area Commerciale – Responsabile Ufficio Risorse Umane – Responsabile Servizi Generali) e ai suoi adepti assegnati (Conturazione – Controllo Gestione) proponiamo di cambiare anche il nome di questa società da So.Ri.Cal. S.p.A. a “CHIARELLA – ACQUE DÌ CALABRIA”, che suona pure meglio, così da assumere definitivamente il ruolo di Proprietaria, Direttore Generale e anche Operativo (sta facendo di tutto per riuscirci) così siamo consci di poter andare tutti a casa.

E tutto ciò mentre le condotte sono sempre più fatiscenti, i serbatoi di accumulo stanno cadendo a pezzi, l’acqua nei rubinetti scarseggia sempre più o è di colore marrone e maleodorante, le scorte di magazzino (vedi pompe per i pozzi) sempre più esigue e l’atavica mancanza di personale in posti essenziali per la continuità del lavoro, però in So.Ri.Cal. quello che è importante è altro e sempre indirizzato ai soliti noti e se c’è di mezzo “l’incompetente seriale” ancora di più.

Un’ultima considerazione merita anche la RSU So.Ri.Cal. e la segreteria generale Ferica Cisl, che dopo tutti i casini prodotti in questi anni ha avuto l’audacia, in data 08 giugno, persino di lamentarsi sulla testata giornalistica “Il Quotidiano del Sud” perché sembrerebbe, citando testualmente, che “le reiterate richieste avanzate dai rappresentanti dei lavoratori rimangono purtroppo inevase e i tanti problemi in agenda relativi alla riorganizzazione interna, alle gestioni ordinarie dei rapporti di lavoro dei dipendenti vengono di fatto eluse”.

Noi crediamo che a questo punto state “rasentando il ridicolo” lamentandovi proprio voi dopo che per anni in perfetta sintonia con i liquidatori, per fortuna adesso esautorati, e la colpevole vicinanza e collusione con l’incompetente summenzionata avete fatto incetta di ogni agevolazione vostra e dei vostri iscritti con premi ad personam, livelli anche doppi, auto aziendali anche a chi non ne ha bisogno e altre agevolazioni al limite del legale, facendovi mettere lo zampino dappertutto decidendo persino chi doveva essere assunto oppure no e ricattando chi assunto perché aveva da opporre due firme quella sul contratto Sori.Cal. e quella sulla delega per la vostra sigla sindacale, quindi V E R G O G N A perché avete pure il coraggio di lamentarvi senza aver mai fatto nulla e aver ricevuto sempre agevolazioni su agevolazioni.

Ultimissimo appello al “Presidente facente funzione della Regione Calabria dott. Antonino Spirlì”, che per bocca del liquidatore di parte pubblica avvocato Cataldo Calabretta in data 24 maggio annunciava che la giunta regionale ha approvato una delibera attraverso la quale entro breve tempo la So.Ri.Cal diventerà interamente pubblica attraverso l’acquisizione del 46,5% delle quote detenute dal socio privato Acqua di Calabria srl, controllata dalla multinazionale francese Veolià, per cui chiediamo: auspicando che quanto su citato avvenga nel tempo più breve possibile non possiamo credere che anche la Regione Calabria nel suo prossimo ordine di competenze dia per scontato la conferma di quello attuale, ancor più nella casella della “Responsabile Risorse Umane”, non vogliamo crederci e, pertanto, continuiamo ad essere ottimisti sperando in un futuro prossimo migliore anche se continueremo a vigilare sempre, denunciando ogni sopruso subito dai tutti i lavoratori So.Ri.Cal.

Lettera firmata