Lettere a Iacchite’: “Terme Luigiane, ecco il piano di Orsomarcio per mettere le mani sull’affare”

Sul gran casino delle Terme Luigiane, della gara che verrà e delle manovre in atto per accaparrarsi la gallina dalle uova d’oro, tema di deliranti dichiarazioni del parassita che sta alla Regione e dei suoi sciacquini, riceviamo e pubblichiamo. 

1) Era il 6 dicembre 2020 quando l’avvocato Pietro Manna, segretario comunale al Comune di Acquappesa, dichiarava su Facebook di aver contribuito al raggiungimento di una “tappa decisiva” per le Terme Luigiane, ovvero “il drafting finale di un regolamento storico”, riferendosi al regolamento sulle acque termali propedeutico all’avvio della procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione di un nuovo subconcessionario, in cui è stato previsto un tanto fantasioso quanto macchinoso “spacchettamento” delle acque termali. Nello stesso post la precisazione di Manna di aver lavorato al regolamento “fuori dall’orario di servizio e nel weekend” è subito apparsa ai più figlia di un malcelato “excusatio non petita, accusatio manifesta”.

2) Il sindaco di Acquappesa Tripicchio e quello di Guardia Piemontese Rocchetti sulle loro pagine private e su quella del Comune di Acquappesa hanno condiviso quanto affermato da Manna e attribuendo a sé stessi e allo stesso Manna coraggio, determinazione, competenza, professionalità e amor di Patria. 3) Dopo esattamente un mese ecco di nuovo Manna che promuove un intervento radiofonico programmato dalla moglie, Ghita Garrafa, titolare dell’Hotel Mediterraneo sito alla marina di Guardia Piemontese. Udite, Udite! La Garrafa parlerà di termalismo in Calabria! All’improvviso una che non sa neanche cosa siano le terme, rilascia interviste in qualità di esperta!

4) Da allora la storia che ha portato alla mancata riapertura delle Terme Luigiane è ormai ben nota. Quello che è venuto alla luce solo di recente, però, sono le supposizioni di un coinvolgimento di Pietro Manna nei giochi oscuri che si presumono stiano dietro questa chiusura vergognosa dello storico centro termale calabrese, rispetto alla quale, fatta eccezione dei lavoratori e dei clienti, nessuno ha battuto ciglio. Un altro elemento da evidenziare è che all’uscita dell’articolo di Iacchite’ del 22 settembre sia Manna che la moglie hanno fatto sparire i post sopra menzionati dai rispettivi profili Facebook (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-orsomarcio-pitruzzu-e-le-terme-luigiane/).

5) Manna è uomo di Orsomarso, detto anche Orsomarcio, che lo ha sempre proposto come segretario comunale nei paesi dove lui aveva maggior peso, il suo nome figurava anche fra i possibili candidati dello stesso Orsomarso come sindaco di Cosenza e sui profili Facebook dei due si trovano anche foto di riunioni fatte all’Hotel Mediterraneo di Guardia Piemontese.

6) Vari i politici al governo della Regione che hanno minimamente osato mostrare interesse alla risoluzione della questione delle Terme Luigiane, fra questi spiccano Gianluca Gallo, Antonio De Caprio, Nino Spirlì, prontamente redarguiti da Fausto Orsomarso che ha “consigliato” a tutti di farsi da parte perché delle Terme Luigiane doveva occuparsi solo lui.

7) Nino Spirlì venne contestato inizialmente dagli stessi vertici del suo partito a causa del suo totale immobilismo sulla vicenda (imposto da Orsomarso). In seguito ai solleciti ricevuti si era attivato e dopo vari incontri con i lavoratori il 17.05.2021 aveva messo sindaci e assessore in riga con una formale diffida ai due Comuni dall’avviare immediatamente la stagione termale. Fatto questo si è improvvisamente eclissato (probabilmente in cambio dell’ok da parte di Orsomarso alla sua vice-presidenza nel prossimo esecutivo regionale) arrivando ad accusare con fare minaccioso i lavoratori di “aver commesso un grave errore” (come si sente chiaramente dal video del giornalista del Corriere della Calabria) a seguito dell’insistente richiesta di chiarimenti fatta dagli stessi, increduli per il totale cambiamento di atteggiamento, durante la visita del 12/07/2021 di Salvini a Cosenza.

8) Orsomarso ha bloccato persino il dirigente regionale al lavoro e alle attività produttive dott. Cosentino che ha pubblicamente dichiarato di “essere pronto ad intervenire contro i Comuni ritirando la concessione” per come previsto dalle norme ma che gli mancava “l’input politico”. Un input, ovviamente, che non è mai arrivato da parte di Orsomarso. Per le pressioni ricevute dall’assessore il dirigente Cosentino si è perfino rifiutato di applicare la norma che prevede in caso di morosità del canone da pagare alla regione per oltre 240 giorni (erano passati anni), la decadenza immediata della concessione stessa affidata ai due comuni. Tutto questo è valso a Cosentino una denuncia personale per omissione di atti d’ufficio e una denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale.

9) Alle due coppie corresponsabili della chiusura delle Terme Luigiane (Orsomarso/Manna e Rocchetti/Tripicchio) si è aggiunto un elemento, una sorta di “trait d’union” che è l’avvocato Valerio Zicaro, apparso sulla scena dopo che il 7 gennaio 2021, Comuni e Sateca avevano verbalizzato una bozza di accordo. Compare all’improvviso, durante una riunione tra le parti, presentandosi come il “coordinatore dei due team legali di Guardia Piemontese ed Acquappesa” senza però esserci alcun incarico ufficiale né determine che ne giustifichino la presenza e inizia a contestare tutti gli elementi che avevano portato le parti alla bozza di accordo, facendo di fatto saltare definitivamente la trattativa.

10) Ma chi è Valerio Zicaro? Zicaro si presenta come avvocato, professore, ma basta fare una semplice ricerca sul web per rendersi conto che si tratta di un soggetto che campa sulle spalle dei calabresi e che riceve incarichi regionali tramite Orsomarso. Sarà questo il motivo per cui può permettersi di lavorare gratis e senza incarico per diversi mesi per i comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese dove i rispettivi legali vengono praticamente estromessi dalla questione termale e accettano tutto senza fiatare. Per comprendere il legame tra lui e Orsomarso, basta pensare che Zicaro è l’autore del ricorso fatto da Enrico De Caro contro Luca Morrone alla precedente tornata elettorale per un posto in Consiglio Regionale, ricorso voluto (e perso) da Orsomarso, sponsor politico di De Caro. Alla fine di marzo arriva il conferimento di un incarico a Zicaro da parte del comune di Acquappesa e “ò professore” si fa carico di svariati ricorsi al TAR e di tutta la vicenda terme in cambio di un compenso di ben 1.500 euro. Sembra più che altro una frettolosa pezza perché molti si chiedevano a quale titolo Zicaro lavorasse per i comuni (ormai è chiaro che lavorava per Orsomarso e controllava e riferiva tutto a lui).

11) Attraverso i collegamenti tra questi soggetti e l’azione messa in campo per appropriarsi delle Terme Luigiane si spiegano tante altre cose, a partire dalla grande fretta che avevano i cinque (Orsomarso/Manna/Tripicchio/Rocchetti/Zicaro) affinché il tutto si concludesse entro settembre, guarda caso subito prima delle elezioni. Si spiega perché Orsomarso abbia preannunciato di aver destinato 1 milione di euro per le terme luigiane nonostante siano al momento chiuse, si capisce bene perché i Comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa si sono affrettati a produrre le delibere con le quali hanno aderito alla rete “Terme di Calabria”. L’obiettivo è sempre stato fin dall’inizio quello di mettere le mani sugli ingenti finanziamenti che cadranno a pioggia nel post-covid e gestirli in maniera clientelare spartendosi la torta e fregandosene dei calabresi che non possono curarsi e dei lavoratori, almeno 500 fra diretti e indotto, a casa senza stipendio. A Orsomarso sono state pubblicamente poste domande specifiche per chiarire il suo comportamento ma lui si è sempre rifiutato di rispondere e in un comunicato stampa del 27 agosto ha dichiarato che si sarebbe immediatamente recato dal procuratore della repubblica di Paola, Dott. Pierpaolo Bruni, per chiarire la sua posizione. Peccato che si sia ben guardato dal farlo.

12) Essendo Fausto Orsomarso un grande giocatore di poker, anche se probabilmente con la mente annebbiata, ha tentato il colpo grosso e ora non sa più come uscirne. Per rendersi conto del suo stato confusionale basta andare sulla sua pagina Facebook e cercare la sua dichiarazione del 23 luglio sul mare invaso da “fioritura algale” e sulla vicenda delle Terme Luigiane. Più 59 minuti di delirio difronte ai quali spariscono perfino le mitiche supercazzole di “Amici miei”. La macchina criminale è stata messa in moto esattamente dopo la scomparsa della Presidente Santelli e si capisce bene anche il perché la compianta, conoscendo bene le qualità del soggetto, non abbia mai fatto partecipare Orsomarso a nessuna delle numerose riunioni con i rappresentanti delle Terme Calabresi nonostante lui avesse le deleghe per farlo.

Lettera firmata