Lettere a Iacchite’: “Rossano, vi anticipo tutte le strategie del generale Graziano e dei suoi amici”

Illustrissimo direttore,

sono un cittadino rossanese, padre di famiglia, mi sono deciso a scriverle perché confido nella sua grande onestà e nel suo libero coraggio di denunciare e mettere in evidenza le malefatte dei poteri forti e deviati, a danno di noi poveri cittadini e dei nostri poveri figli.

Come dicevo sopra sono di Rossano e purtroppo la mia amata città dal momento della elezione di Stefano Mascaro a sindaco è finita preda della peggiore politica. Il sindaco è un appassionato del gioco e per far fronte alle sue costanti perdite si è consegnato completamente ai suoi aguzzini, leggasi generale Giuseppe Graziano e super assessore Nicolicchio Candiano nominato da quel filibustiere di Teodoro Calabrò.

Ma andiamo per ordine perché voglio condividere e denunciare quanto sta succedendo in questi giorni a Rossano perché la gente deve sapere e perché la magistratura non può più far finta di non sapere. Dov’è Gratteri ? Dov’è Facciolla ?

Carlo Guccione e Teodoro Calabrò

Mentre a Rossano si continua a morire per malasanità, mentre se vai al pronto soccorso ci puoi anche morire prima che qualcuno si accorga che tu sei li, i marpioni mafiosi e massoni in vista delle politiche di primavera si sono già messi in moto. Teodoro Calabrò, tuttora uomo di spicco del Pd, con la sanità ha fatto le sue fortune elettorali. Ancora continua a velocizzare e far saltare le liste per le visite dei poveretti disperati. Calabrò è l’unico caso in Italia: dopo aver fatto sparire oltre 20.000 dal’ufficio ticket non solo non è stato licenziato come doveva accadere in un paese serio civile e onesto, ma ora vuole fare il salto di qualità e vuole addirittura imporre a tutti i costi la nomina del suo amico Ottorino Zuccarelli (amico pure del direttore generale Mauro, il depresso Faccia di Plastica) sponsorizzato da Madame Fifi perché fra poco appunto si vota e i voti di Rossano fanno sempre comodo…

Ma nel frattempo – come avete già scritto del resto – lo stesso Teodoro piazza la nuora alla farmacia dell’ospedale a discapito dei figli onesti di questa terra e viene premiato anche con un lauto incarico alla Regione Calabria al settore lavori pubblici da dove gestisce anche i pagamenti e le liste per i privati e le ditte del post alluvione di Rossano.

Nicola Candiano, il sindaco facente funzioni

Dal canto suo, Candiano, assessore nominato da Calabrò, chiude affari come il rinnovo del contratto della SOGET, che gestisce la riscossione dei tributi (unica società ad aver partecipato al bando tributi costruito su misura dallo stesso Candiano). La SOGET vessa i cittadini con cartelle pazze, tanto qualcuno che si spaventa e paga c’è sempre e cosi può sottobanco rendere il favore a Candiano re del bilancio. Insomma, un dilagante malaffare con il sindaco complice silente e che fa da anello di congiunzione con gli altri e cioè il generale Graziano e i suoi scagnozzi. L’unico che è per ora fuori dalla partita e potrebbe fermare la giostra è quel faccendiere di Lucisano insieme alla sua banda, ma siccome Mascaro e Graziano ogni tanto gli lanciano qualche osso, allora vanno avanti e tengono in piedi la maggioranza.

Giuseppe Graziano

Il generale Graziano scalpita: ha lasciato Forza Italia perché vuole candidarsi pure lui alla Camera o al Senato per avere l’immunità parlamentare prima che qualche magistrato onesto si svegli e lo indaghi… Di conseguenza, gioca anche lui a conquistare tutte le poltrone e tutti i posti strategici ad iniziare dal Comune, visto che tiene Mascaro per le palle per la questione dei debiti.

Lo fa anche con la sua “amica“ presidente del consiglio Rosellina Madeo e con il suo fedelissimo Vincenzo Scarcello, che lo stesso generale ha fatto eleggere nella sua lista alla Provincia e che ha voluto a tutti i costi grazie al presidente compà Francuzzo Iacucci assessore niente meno che al bilancio, insomma sempre dove stanno i soldi…

E anche con tale De Simone Giovanni, che solo a guardarlo ti tocchi sciù nta mar, guarda caso assessore all’Ambiente, ramo tanto caro a Graziano per fare i piaciri con la manutenzione e fare voti per lo stesso generale. E come se non bastasse pure con Angelina Stella, assessore ai servizi sociali per accaparrarsi pure i voti dei poveretti e del marito massone Cesarino con il quale il generale va di nuovo a cena dopo la pace fatta recentemente, perché anche Cesarino e i suoi gli devono portare i voti…

Ma siccome gli affari sono affari il generale Graziano vuole ormai tutta la torta e non si ferma più: fa accordi con Palla Palla alla Regione, imbroglia le carte per rimanere in carica fino alle elezioni e studia il colpo del voto e del programma. Al Comune di Rossano, il generale – ormai lo sanno tutti – vuole creare la Multiservizi con a capo un suo prestanome per far licenziare tutti gli operai storici del verde pubblico che non rispondono alle sue logiche e tutte le assistenti fisiche delle scuole che non fanno parte della sua banda e intanto il nipote è socio di una società che indebitamente aveva vinto il bando…

Ma Graziano vuole mettere le mani anche sulla mensa scolastica e a proposito di mensa è notizia di queste ore che il Comune vuole erogare solo il primo e la frutta ai bambini perché Candiano dice che non ci sono soldi… E così intanto il generale con la nascita della Multiservizi vuole mettere le mani anche sui rifiuti, una sua antica specialità di quando era alla Regione Calabria nella qualità di direttore generale del dipartimento Ambiente e grazie alla quale è diventato sempre più ricco con l’ausilio dei suoi mille prestanome invadendo la Calabria di autorizzazioni per discariche e parchi eolici.

1 – (continua)