Lettere a Iacchite’: “Università di Catanzaro: precari discriminati a vantaggio dei soliti raccomandati”

Il nuovo Testo Unico sul Pubblico Impiego è ormai in dirittura d’arrivo. E’ questione di ore e lo stesso verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In base a quanto previsto nella legge anche l’Università di Catanzaro potrebbe stabilizzare i suoi precari storici (circa 60 persone che attualmente lavorano con contratto a tempo determinato a breve scadenza).

In barba alle norme, invece, l’Ateneo di Catanzaro, nel mese di dicembre 2016, ha pensato bene di bandire un concorso pubblico a tempo indeterminato per un posto in categoria C1. Nel mese di febbraio, infatti, quando è iniziato l’iter definitivo di approvazione della legge, circa il 90% dei precari ha rivolto al Magnifico Rettore un’istanza per chiedere il rinvio delle concorso in attesa di conoscere i contenuti della Legge medesima.

L’Amministrazione, invece, ha pensato, sempre per il bene dei precari, nonostante le lettere di sostegno agli stessi precari ricevute dalla maggioranza delle sigle sindacali, di ignorare completamente la sacrosanta richiesta di rinvio e portare a tutti i costi a termine il concorso nei tempi di marcia stabiliti e pattuiti con un’ unica sigla sindacale.

Pur di non sforare questi tempi la Commissione del concorso ha, tra l’altro, “costretto” una precaria partecipante al concorso, che aveva appena partorito, a rassegnare le dimissioni dall’ospedale e a recarsi a sostenere la prova orale poiché nessun rinvio le è stato consentito. Del resto l’obiettivo è stato quello di concludere il concorso prima dell’approvazione della Legge Madia e soprattutto della scadenza del mandato del Rettore previsto a breve. Chissà perché…

Per dare un’idea dell’efficienza della macchina burocratica dell’Ateneo catanzarese basti sapere che le prove orali si sono concluse giorno 12 maggio e la graduatoria finale è stata approvata con un Decreto del 17 maggio.
Nel frattempo, gli idonei al concorso sono diventati 2 (assunti, sempre grazie alla brillante e tempestiva macchina burocratica, giorno 1 giugno) grazie a uno scorrimento della graduatoria deliberato a sorpresa dal CdA.

Resta solo da scoprire chi sono gli idonei: semplice – anzi “elementare Watson!”-, trattasi della segretaria particolare del Rettore e della compagna del Responsabile Amministrativo dei Dipartimenti di Medicina dell’Ateneo.
E gli altri precari?

Lettera firmata