Mario, fai presto

Dai Mario, il tempo del traccheggiare è finito. La vuoi fare questa giunta, o no?

Vuoi convocare o no, il primo consiglio comunale? Non facciamo come al solito che per cercare una mediazione tra questo e quello, per accontentare quella o quell’altra, finiamo a dopo l’estate?

Mario, quelli che ti hanno votato, che sono tanti, non possono aspettare. Mo’ devi fare le cose che servono ai cittadini, senza tirare a campare. Serve subito un intervento nel sociale. Non solo in termini di servizi ai cittadini, in particolare nelle periferie che in massa ti hanno votato, ma anche sotto il profilo prettamente materiale.

Necessita una operazione “salvezza” che alleggerisca il carico economico che grava sulle spalle di molte famiglie (che ti hanno votato) che non arrivano a fine mese.

Non fare ricchia i mercanti su questo, Mario. La gente se lo aspetta. Perché se da un lato i cittadini hanno detto che hai fatto bella la città, dall’altro lamentano una povertà diffusa, e come sai, non si può vivere di solo pane e Corso Mazzini.

Ci vuole anche na pocu i sazizza dentro il pane, a pancia piena si ammira meglio la bellezza. Ora tocca a te sdebitarti (lo so che è una parola che non vuoi sentire, ma per questa volta fai una eccezione) con i cittadini che ti hanno votato.

Devi fare presto, non c’è tempo da perdere. Per questa volta, glielo dici agli amici degli amici: devo pensare prima a chi è veramente in difficoltà, e dopo se ne rimane a voi. Tante volte è stato il contrario, non si offenderanno se questa volta pensi prima ai cittadini.

Vedrai che, se sono davvero tuoi amici, gli amici degli amici capiranno. Del resto tu le difficoltà economiche le capisci bene. Sai che significa vedersi ogni giorno sotto casa creditori, banche, Equitalia.

asilo I cittadini si aspettano da te questa comprensione. Potresti iniziare con un primo atto del genere: rendere gratuiti gli asili nido. Che oggi costano in media 150 euro mensili a famiglia per il tempo pieno.

Chi guadagna, ad esempio 14.000 euro annui, cioè poco più di mille euro al mese, paga per portare il bambino al nido comunale 166 euro mensili. Poco più del 16% dello stipendio.

Bene. Con un investimento pari al costo di 50 determine di finti affidamenti diretti di 40.000 euro, che fa 2.000.000 di euro all’anno, si potrebbero assumere qualcosa come 100 operatori per l’infanzia con uno stipendio 1.800 mensili (1.000 in tasca e 800 di tasse).

Trovare tre o quattro strutture comunali da adibire ad asili, e le strutture ci sono, e sistemare quasi 1000 bambini (per 100 e passa operatori). Insomma, con quello che Occhiuto nella passata consiliatura ha dato ad una sola ditta, in un sol giorno, cioè 1.800.000 euro per lavori di cui non si hanno tracce e sui quali è aperta una inchiesta, potrebbe mantenere per un anno 1000 bambini. E risolvere il problema a tantissime famiglie.

papa e bambiniCerto, ci vuole la volontà politica per impegnare questa cifra ogni anno. E i soldi vanno trovati. Ma se si fa una drastica riduzione degli affidamenti diretti, limitandoli esclusivamente a quelli reali e veramente urgenti, i soldi già si ricaverebbero ogni anno da questa “voce”.

Così come ha preso ogni anno questi soldi dalle casse comunali per darli agli amici degli amici, senza utile per la città, può farlo anche per gli asili, se vuole. Pensate se oltre un migliaio di famiglie si sgravasse di una spesa così. Ci sarebbero più soldi per altro in famiglia. Per una famiglia monoreddito che paga 166 euro al mese, vedersi annullata questa retta, è come manna dal cielo. Non è una utopia la mia, è realizzabile.

Ma vedrete che vi dirà che questi conti, che sono sì grezzi, non tornano. Che non si può fare perché il bilancio così, la legge colà, e tutto il cucuzzaru. Che i servizi vanno esternalizzati, e che la pratica degli asili a gestione comunale è cosa del passato, comunista. Non è roba moderna. E poi c’è il patto di stabilità che va rispettato.

Leggi, bilanci e patti di stabilità che ovviamente non si considerano quando si devono firmare 61 delibere in un giorno a ditte mafiose. Così come si preferisce spendere un milione di euro all’anno per la gestione privata dei nidi comunali per accogliere 160 bambini (che pagano). Denaro che arriva dai fondi PAC, come vedete il denaro c’è, basta aggiungere qualcos’altro per realizzare la mia utopia. Ma bisogna far magiare gli amici degli amici. Perciò il mio piano non va bene.

Una amministrazione seria si muoverebbe diversamente, i soldi delle tasse comunali e dei vari finanziamenti li spenderebbe su queste “voci”. Le piazze sono belle e vanno fatte, ma anche questo va fatto. Ora dirà che un investimento di 2 milioni (che poi sarebbe la metà, dato che esiste già un finanziamento) negli asili non si può fare. E altre scuse tipo le competenze qua e la formazione là, e cazzate simili.

Allora Mario, da qualche parte devi iniziare, puoi farlo qui. Devi darti una mossa però. Se fai una cosa del genere, Mario, finisci di sicuro sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali. Ce la puoi fare, in questa operazione siamo tutti con te.

Asili gratis per tutti, belli e brutti.

Invece pare che tu, da quando sei stato eletto, altro non fai che salire e scendere da Roma. E quando non vai a Roma si dice tu vada a Catanzaro. Mi chiedo, a fare che? Non è tempo di vacanze, Mario. E qui il tuo posto, ad occuparti di queste cose. Mi raccomando Mario, stringi i tempi, che le lancette corrono, e se qualcosa non ti è chiaro, chiamami che te lo rispiego di persona, personalmente.

GdD