Cosenza, metro e appalto truccato. Nella cupola sgamata da Gratteri c’è anche il fratello della Ventura (aspirante) candidata Pd-M5s

Maria Antonietta Ventura

Alcuni media di regime riportano la notizia che la signora Maria Antonietta Ventura, 53 anni, di Paola, sarebbe la candidata del Pd e del M5s alle prossime elezioni regionali. Noi non sappiamo se la notizia sia vera ma sappiamo con certezza che la signora Maria Antonietta è la figlia di Francesco e la sorella di Pietro, autentici deus ex machina della “Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie Srl”, azienda leader nel settore. E sappiamo con altrettanta certezza che l’amministratore della società di famiglia ovvero Pietro Ventura, fratello – lo ribadiamo a scanso di equivoci – della signora Maria Antonietta, è stato rinviato a giudizio con le accuse di associazione a delinquere e corruzione per l’inchiesta “Passepartout” della Dda di Catanzaro. Pietro Ventura, in particolare, è accusato di far parte di una cupola che aveva deciso che Ventura sarebbe stato il «contraente privilegiato e beneficiario delle principali commesse in ambito ferroviario». 

Il processo con rito ordinario, in cui sono imputate 15 persone, è iniziato lo scorso 27 aprile. Alla sbarra degli imputati ci sono: Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, commissario della Sorical; Luca Morrone, ex presidente del consiglio comunale di Cosenza; Luigi Giuseppe Zinno, ex direttore generale regionale dei Lavori Pubblici; Giuseppe Lo Feudo, in qualità di direttore generale di Ferrovie della Calabria; l’imprenditore Pietro Ventura, socio e rappresentante della Francesco Ventura Costruzioni; l’imprenditore Rocco Borgia; Antonio Capristo; Giuseppe Trifirò; Santo Marazzita, direttore di esercizio servizio ferroviario; Giulio Marchi; Armando Latini; Giovanni Forciniti, in qualità di direttore generale dell’Azienda Calabria Lavoro; Fortunato Varone, in qualità di dirigente generale del dipartimento Sviluppo economico.

A questo punto, passiamo all’esame degli atti dell’indagine. Non prima però di aver ricordato che anche in passato la famiglia Ventura e in particolare il signor Francesco era finito in una brutta vicenda giudiziaria relativa al riciclaggio di denaro sporco per conto del clan Muto, che ricorderemo nei dettagli in un articolo specifico. 

Era il 26 ottobre del 2019 quando la procura di Catanzaro ha notificato l’avviso di chiusura indagini a venti persone con le accuse di associazione per delinquere e corruzione in merito agli appalti relativi alla metropolitana leggera e al nuovo ospedale di Cosenza. Sempre in quella data era arrivata la conferma che il processo sarebbe rimasto a Catanzaro e non sarebbe stato spostato nel porto delle nebbie di Cosenza come avrebbero voluto i “campioni” della corruzione. Lo scorso anno, a distanza di meno di un anno dalla chiusura indagini, la città di Cosenza ha appreso con sollievo che questa gran pagliacciata della metropolitana leggera non si farà più e l’unico rimasto col cerino in mano è il sindaco cazzaro di Cosenza, che si era accordato con la “cupola” del Pd per portare a termine il grande affare. Di seguito, tutti i particolari sul piano ormai fallito di Palla Palla, Capu i Liuni e soci.

“… Adamo, Oliverio, Zinno, Lo Feudo, Ventura, Borgia – si legge nell’avviso – sono accusati per avere promosso, organizzato, costituito, diretto o comunque fatto parte di un’associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica amministrazione e nello specifico dei delitti di turbata libertà degli incanti, di corruzione propria aggravata, di traffico di influenze illecite, di abuso in atti d’ufficio, di frode nelle pubbliche forniture…

In particolare, con la seguente ripartizione di ruoli.

NICOLA ADAMO, in qualità di promotore ed organizzatore, supervisiona, coordina e dirige le attività dell’associazione, ancorché attualmente non ricoprente incarichi pubblici, cariche elettive e/o istituzionali, ma nella sua persistente veste di esponente politico di rilievo nella Regione Calabria (già deputato della Repubblica Italiana fino al giugno 2006 e vicepresidente della Regione Calabria fino all’aprile 2009) è il punto di riferimento costante per gli altri associati nonché elemento di raccordo tra esponenti politici, amministratori pubblici ed imprenditori privati, in ordine agli sviluppi delle più importanti procedure di gare pubbliche bandite dalla Regione Calabria e di interesse dell’associazione nonché alle vicende politiche e istituzionali correlate alle stesse.

Determina le principali scelte politico-amministrative regionali di interesse per l’associazione attraverso la propria esclusiva influenza sul presidente della Giunta regionale in carica Gerardo Mario Oliverio del quale è consigliere di fatto e suggeritore delle principali strategie.

E’ in continuo e costante contatto con dirigenti regionali ed amministratori pubblici (in particolare con Zinno e Lo Feudo) al fine di conoscere i dettagli delle procedure di gara pubbliche di interesse, veicolare le determinazioni amministrative di merito, assicurare che le medesime gare pubbliche si sviluppino secondo i progetti dell’associazione e vengano aggiudicate agli imprenditori facenti parte dell’associazione o comunque graditi alla stessa.

Si attiva per far ottenere ai suoi uomini di fiducia la nomina in posti strategici delle amministrazioni pubbliche regionali e locali; presenzia agli incontri tra amministratori pubblici ed imprenditori privati funzionali all’aggiudicazione delle gare pubbliche.

GERARDO MARIO OLIVERIO, in qualità di promotore, indirizza le attività dell’associazione; nella sua qualità di presidente della Giunta della Regione Calabria e già presidente della Provincia di Cosenza, è il referente politico-istituzionale degli associati nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori privati, in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione Calabria e di interesse dell’associazione nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse.

Adotta (previe costanti intese con Nicola Adamo) le principali scelte politico-amministrative regionali di interesse per l’associazione; è in continuo e costante contatto con dirigenti ed amministratori pubblici (in particolare con Zinno e Lo Feudo) al fine di conoscere i dettagli delle procedure di gara pubbliche di interesse, indirizzare le determinazioni amministrative di merito (puntualmente condivise con Nicola Adamo), assicurare che le medesime gare pubbliche si sviluppino secondo i progetti dell’associazione e vengano aggiudicate agli imprenditori facenti parte dell’associazione o comunque graditi alla stessa.

Si attiva (anche su indicazione di Nicola Adamo) per far ottenere ai suoi uomini di fiducia la nomina in posti strategici delle amministrazioni pubbliche regionali e locali; presenzia agli incontri tra amministratori pubblici ed imprenditori privati funzionali all’aggiudicazione delle gare pubbliche.

Oliverio e Lo Feudo, il deus ex machina delle Ferrovie delle Calabria

GIUSEPPE LO FEUDO, in qualità di organizzatore, gestisce le principali attività dell’associazione; nella sua qualità di direttore generale di Ferrovie della Calabria è l’imprescindibile elemento di collegamento tra gli associati di parte pubblico-istituzionale (Adamo, Oliverio, Zinno) e gli operatori economici di settore (in particolare Ventura, Borgia e Trifirò) partecipanti e beneficiari delle condotte di turbativa nelle procedure di gara pubbliche; in tal senso promuove e organizza incontri, favorisce la circolarità di informazioni, indirizza suggerimenti tecnici, sempre allo scopo di assicurare l’attivazione delle procedure di gara e di mantenere il controllo in capo all’associazione sulla realizzazione delle principali opere pubbliche di interesse regionale.

Luigi Zinno

LUIGI ZINNO, in qualità di partecipe, è l’indispensabile longa manus degli associati all’interno dell’amministrazione regionale, nella sua principale ancorché non esclusiva, qualità di dirigente generale della Regione Calabria Dipartimento Infrastrutture Lavori Pubblici, ripone la sua funzione e le sue competenze tecniche al servizio dell’associazione, per sviluppare e finalizzare sul piano amministrativo le procedure di gara pubbliche nei tempi e nei modi dettati dagli interessi individuali, economici e politici degli associati e degli altri indagati di volta in volta concorrenti. PIETRO VENTURA, in qualità di partecipe è l’imprenditore di pronta disposizione per l’associazione e quindi il contraente privilegiato e beneficiario delle principali commesse regionali in ambito ferroviaria; nella sua qualità di socio e rappresentante della Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie Srl è costantemente coinvolto dagli associati (soprattutto per il tramite di Lo Feudo) nei progetti e nelle iniziative del gruppo in riferimento alle opere pubbliche ed alle nomine istituzionali; favorisce e partecipa agli incontri con gli associati, offre “cene di lavoro” e promuove eventi sia nell’obiettivo di contribuire a finalizzare gli interessi dell’associazione nelle fasi di aggiudicazione delle gare pubbliche sia al fine di ottenere un tornaconto economico in favore dell’impresa a lui riconducibile.

ROCCO BORGIA, in qualità di partecipe, finalizza gli interessi dell’associazione nelle fasi di aggiudicazione delle gare pubbliche; (anche) nella sua qualità di intermediario per conto della CMC di Giuseppe Trifirò, dispone di una complessa rete di contatti e relazioni con politici, imprenditori ed amministratori pubblici che gli consente di veicolare le aggiudicazioni in favore dei gruppi imprenditoriali da lui individuati e sponsorizzati, con particolare riferimento al gruppo CMC-CAF nell’ambito della progettazione esecutiva della metropolitana ed al gruppo STEAM Srl nell’ambito dello studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza…”.