Minniti all’Unical: la contestazione del movimento

E’ una giornata di impegno politico quella di oggi all’Università della Calabria per la presenza di Marco Minniti. Il movimento cosentino, duramente represso dall’ex “Lothar” di D’Alema, oggi diversamente renziano, sia all’epoca dei post comunisti sia ora, all’epoca dei post ebetini, non gliele sta mandando a dire. Striscioni e cori contro il figlioccio di Cossiga, che qualcuno chiama anche “Benito” per fotografare meglio la sua progressiva deriva autoritaria.

Da giorni il movimento cosentino sta preparando l’accoglienza a Minniti. Venerdì scorso nell’Aula Magna dell’Unical si è svolta una partecipata assemblea su “Le libertà di movimento, espressione e ricerca nell’era dell’emergenza terrorismo” con docenti, ricercatori, rappresentanti associazioni e comitati, studenti.        

“L’Italia e ancor più la Calabria – è stato detto – stanno vivendo in questi anni numerose drammatiche emergenze: il lavoro che manca, la povertà in crescita nelle forme più estreme della povertà assoluta, la casa che diventa un miraggio, i migranti e i rifugiati, vittime del più brutale razzismo di stato e di forme aberranti di sfruttamento sino alla schiavitù, l’ambiente sempre più avvelenato (è di pochissimi giorni fa l’incendio delle discariche a cielo aperto dell’ex Legnochimica, con diffusione di sostanze tossiche nell’aria) per limitarci all’essenziale.

Per il governo invece le uniche cose che sembrano contare sono il contenimento della spesa pubblica e il salvataggio delle banche. Chi prova a stare a fianco dei più deboli e ad esprimere il proprio dissenso verso la cecità delle politiche governative si trova oggi a dover fare i conti con nuove leggi liberticide che colpiscono la libertà di movimento e di libera espressione del dissenso, in teoria garantite dalla Costituzione. Le vittime delle politiche neoliberiste vengono così trasformate in colpevoli della propria situazione, o peggio, in criminali se provano a difendersi.

Come studiosi, attivisti e cittadini vogliamo prendere la parola sulla preoccupante deriva che la gestione del cosiddetto “ordine pubblico” sta assumendo sotto il governo dell’attuale Ministro degli Interni, Marco Minniti”. 
Minniti sta partecipando a un convegno di studi sui dieci anni della legge di riforma dell’intelligence all’Università della Calabria sul tema “Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questione aperte, prospettive”. La giornata di studi è in programma dalle ore 9.30 alle 17.30 presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta”.