Università: la celere carica i manifestanti per uno striscione

Siamo alla follia, o meglio al fascismo. Pacifici manifestanti “armati” di cartelli e striscioni aggrediti senza motivo dalla forze del disordine a presidio di quel cesso ambulante che è Minniti. A farla da padrone sul ponte per proteggere il peggio di questa repubblica gli uomini della digos di Cosenza. Le manganellate iniziano quando il pacifico corteo decide di attaccare uno striscione, che non è una  bomba, sulla ringhiera del ponte. L’ordine, dicono gli agenti della digos, arriva dall’alto: nessun corteo e nessuno striscione nei pressi dell’aula dove è invitato a parlare quel cesso di Minniti.

Ancora una volta a Cosenza si consuma la sospensione di ogni diritto costituzionale, in nome di una finta sicurezza che serve solo per giustificare l’aggressione ai manifestanti, nel silenzio assoluto dei docenti e della politica totalmente asservita al nuovo ordine di Minniti. La manifestazione continua non senza problemi, a breve altri aggiornamenti.