Mirabelli è operativo al Milan: obiettivi e filosofia del futuro ds

Ieri si è concluso ufficialmente il rapporto lavorativo di Massimiliano Mirabelli con l’Inter e, a breve, verrà ufficializzata la firma del contratto da consulente della Sirio-Europe, in attesa di insediarsi a Casa Milan dopo il closing come diesse.

Mirabelli, nelle sue intenzioni, sarà molto presente nella vita della squadra, in quanto gli piace vivere lo spogliatoio e far sentire la sua presenza al fianco dell’allenatore. Dunque, se tutto andrà per il verso giusto con i cinesi, non sarà strano vederlo spesso e volentieri a Milanello seguire gli allenamenti e a controllare che non ci siano comportamenti sopra le righe.

Com’è ovvio e normale che sia, quando diventerà operativo, Mirabelli intavolerà una serie di riunioni strategiche con Vincenzo Montella all’interno delle quali, i due, tracceranno le linee del mercato invernale del Milan, anche in base alla disponibilità economica che i cinesi metteranno a disposizione.

Al Milan servono un centrale destro e un esterno offensivo e i nomi caldi, anche per l’inverno, saranno quelli di Rodrigo Caio del San Paolo e di Keita della Lazio. 

Inoltre, a Mirabelli piace molto anche il centrocampista centrale del Santos, classe ’97, Thiago Maia, che andrebbe però bloccato per l’estate, essendo extracomunitario.

Il dirigente calabrese, però, sa anche bene che rispetto al ruolo ricoperto in nerazzurro – dove si era opposto all’acquisto di Kondogbia –, avrà molto meno tempo per girare in prima persona anche se non rinuncerà ai suoi canonici viaggi in giro per l’Est Europa (dove ha ottimi rapporti soprattutto con la Dinamo Zagabria) ed il Sud America (dove stava anche per tre mesi a caccia di talenti).

La sua forza è quella di saper scovare giocatori che possono diventare importanti prima che i costi dei cartellini crescano a dismisura, diventando inarrivabili per molti club.

Certamente non farà tutto da solo, ma si avvarrà della collaborazione del team di osservatori che il Milan ha già in dotazione andando ad implementare il lavoro svolto finora dagli scout rossoneri.

Pietro Mazzara-Alberto Pastorella

Tuttosport