Naufragio migranti. Prodi: “Bene Cdm a Cutro ma pensino anche alla Calabria”

Un Consiglio dei ministri a Cutro va bene, “purché trattino anche il problema della Calabria. Conosco bene Crotone, Cutro, quella zona, è un cimitero di industrie, guardarla fa spavento”. Lo ha affermato Romano Prodi, ospite di ‘In mezz’ora in più’ su Raitre. “Si pensa a questo regionalismo differenziato -ha aggiunto l’ex premier- ma una politica unitaria, forte per il Mezzogiorno non la vedo. Abbiamo bisogno di dare agli abitanti del Sud l’idea che il futuro non è solo quello di scappare come sta avvenendo adesso nella classe dirigente meridionale. Se il Consiglio dei ministri prendesse questa simbologia potrebbe anche essere utile, se è solo una riparazione per un errore fatto in precedenza vale quello che vale, prendiamolo così”.

“É ora di rendersi conto – ha aggiunto -che il problema dell’immigrazione va affrontato in un modo molto diverso da quello che è stato fatto in passato e da quello che viene fatto oggi. È ora di rendersi conto che è una necessità nazionale e va gestita come l’hanno gestita in Germania o in altri Paesi, cioè li vogliamo, quanti ne vogliamo, come li dobbiamo prendere, come li facciamo cittadini italiani: siamo un Paese che diamo la cittadinanza a della gente i cui trisnonni o quadrisnonni erano italiani, che non sono mai stati italiani, che non sanno neanche cosa sia l’Italia e non la diamo a persone che sono qui da vent’anni a fare i muratori o a fare le badanti. Quando si vuole risolvere facendo in modo che le navi che debbono salvare salvino un po’ meno non è buon messaggio”, ha proseguito l’ex premier.