‘Ndrangheta a Cosenza, processo “Reset”: gli Azzeccagarbugli chiedono la nullità del rinvio a giudizio dei 120 indagati

Enzo Belvedere

L’8 novembre il Tribunale di Cosenza renderà nota la decisione sulla eccezione di nullità del decreto di fissazione dell’udienza preliminare che ha portato successivamente al rinvio a giudizio di 120 persone coinvolte nell’inchiesta antimafia “Reset”. L’eccezione è stata sollevata stamane dall’avvocato Enzo Belvedere – in rappresentanza degli avvocati Azzeccagarbugli mobilitati dai clan confederati della massomafia cosentina – nell’aula bunker di Lamezia Terme dove  si è tenuta la prima udienza del processo.

Il penalista ha chiesto la nullità dunque del successivo rinvio a giudizio perché non erano indicate nel provvedimento contestato le norme tassativamente prevista dalla cosiddetta “Legge Cartabia”.  Il pubblico ministero Vito Valerio si è opposto all’accoglimento del rilievo difensivo che potrebbe determinare l’annullamento dell’udienza preliminare e il rinvio degli atti alla procura per un nuovo esercizio dell’azione penale. L’inchiesta “Reset” ricostruisce affari e delitti determinati nell’area compresa tra Cosenza e Rende dalle cosche “confederate” bruzie. Un secondo troncone dell’inchiesta è al momento all’attenzione del Gup di Catanzaro in sede di rito abbreviato.