‘Ndrangheta a Roma, chi sono i boss “romani” Alvaro e Carzo: “Sei arrivato al centro, sei come il Papa…”

‘Ndrangheta a Roma, chi sono i boss “romani” Alvaro e Carzo: “Sei arrivato al centro, sei come il Papa…”

di Camillo Mazzetti

Fonte: Il Messaggero 

Hanno mosso e fatturato milioni e milioni di euro con quella “provincia” distaccata dalla casa madre e pure da quest’ultima benedetta. “Cosoleto-Roma” un viaggio di sola andata iniziato nel 2015 per innestare nel terreno della Capitale il germe della ‘ndrangheta.
Ci erano riusciti Vincenzo Alvaro e poi Antonio Carzo, più di dieci anni di carcere “duro” e nessun tipo di pentimento. Tutti e due arrivati dal quel paese in provincia di Reggio Calabria, poco meno di mille anime e nessun particolare di rilievo che finora abbia destato la generale pubblica attenzione.

Il potere che si misura con l’avere senza sfarzo e senza vanto: «Guardate quanto siamo belli, siamo la propaggine di là sotto». Motivo di vanto e pure di “onore” avere innestato nella Città eterna il germe di quella malavita che tutto pondera e nulla lascia al caso. Investimenti “oculati”, inanellati uno dietro l’altro attraverso l’acquisizione di bar, ristoranti, società ittiche, pasticcerie, tabaccherie e pure parrucchieri (https://www.iacchite.blog/ndrangheta-a-roma-ecco-i-locali-sequestrati-nelloperazione-propaggine/). Un fedele amico di famiglia si complimenterà dicendo a Carzo «Sei arrivato a Roma, al centro di Roma, hai aperto un bel locale. Sei come il Papa…».

L’alleanza con i Fasciani

Alla “locale” importava investire e reinvestire i capitali derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti in primis, aumentare il “capitale” tenendo bene a mente che a «fare una guerra basta un attimo: siamo una carovana, o me la dai o me la prendo». Gli incontri studiati con dovizia e attenzione perché quando la locale viene informata di essere al centro di un’inchiesta ecco che i summit si svolgono ai funerali o ai matrimoni. Pure quando la figlia di Alvaro convolerà a nozze, la famiglia si preoccupa di recapitare a mano gli inviti tra Roma e la Calabria e nel tableau i 500 invitati che festeggeranno in quel di Cerveteri non saranno segnati con nomi e cognomi ma con dei numeri.