‘Ndrangheta: la DDA di Reggio tra le prime in Italia per prevenzione

REGGIO CALABRIA. “Ieri al Csm abbiamo avuto un incontro, i procuratori distrettuali e sesta commissione, proprio con riferimento alle misure di prevenzione. Reggio Calabria ha avuto il riconoscimento di essere tra le procure, insieme a Palermo e Napoli, più attive sul territorio nazionale”.

Lo ha detto il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani per illustrare l’operazione “U Patri Nostru”, che ha visto la Guardia di Finanza sequestra 28 milioni di euro ad Angelo Restuccia, un imprenditore legato alle cosche Piromalli di Gioia Tauro e Mancuso del Vibonese.

“L’indagine – ha esordito Cafiero De Raho – evidenzia come lo strumento della prevenzione sia insostituibile, fondamentale, per aggredire i patrimoni mafiosi. Il Tribunale misure di prevenzione – ha osservato – riesce, nonostante possa contare sulle unità minime per costituire un collegio, a portare avanti un’attività giudiziaria così importante. E’ significativo – ha aggiunto poi Cafiero De Raho a margine della conferenza stampa – di un’attività superlativa, atteso che parliamo di tribunali che hanno, Napoli quattro volte i magistrati di Reggio Calabria, e Palermo tre volte. Metterci tra le prime tre Procure, e i primi tre Tribunali d’Italia, significa un riconoscimento importante del grandissimo lavoro che viene svolto da pochissimi magistrati”.