‘Ndrangheta, latitante calabrese arrestato in Bolivia

La Paz. La polizia boliviana ha arrestato e consegnato in aeroporto all’Interpol Antonio Rao, 67 anni, originario di Reggio Calabria, che viveva a Rivalta (Torino) ed è ritenuto “appartenente alla mafia”. Lo ha riferito il capo della polizia di Sant Cruz, Miguel Mercado. Rao, ha aggiunto Mercado, “è un individuo molto pericoloso, con 25 anni di carriera criminale legata al narcotraffico e alla tratta degli esseri umani”. Si era rifugiato in Bolivia, dalla moglie di un pregiudicato per sfuggire a una condanna definitiva a 10 anni di carcere per violenza sessuale su minori e per spaccio di droga. L’operazione che ha condotto al suo arresto è stata portata a termine “in meno di 12 ore” in collaborazione con agenti della sezione italiana dell’Interpol giunti a Santa Cruz lunedì scorso.

Lo hanno fermato lunedì prima che ripartisse per la fuga: aveva già un biglietto aereo per Madrid per ieri, con un nome falso. Tre persone, una donna e due uomini che vivono tra Rivalta e Piossasco sono state indagate per favoreggiamento. Lo avevano aiutato ad andare in Spagna da cui poi si é spostato in Bolivia. Gli hanno anche inviato dei soldi per mantenersi.

Rao fu arrestato nell’operazione antidroga Rewind della squadra mobile di Torino che risale al 2012. Era il tramite tra trafficanti brasiliani e italiani, nel blitz furono arrestati anche nomi di appartenenti alla ‘ndrangheta piemontese. Scarcerato, Rao aveva violentato una minorenne rumena costringendola a prendere della cocaina. A giugno l’ordine di carcerazione della procura della Corte d’Appello di Torino. Risultava latitante anche Michel Bernard Joseph Dalmasso, 62 anni e ricercato da 4. Era stato arrestato con Rao e doveva scontare 5 anni e 7 mesi per droga. Lo hanno rintracciato a settembre sulla costa del Brasile, a Pindoretama. Era latitante dopo essere stato affidato a una comunità di recupero del posto. Le indagini per la cattura dei due latitanti sono state coordinate dalla procura di Torino.