‘Ndrangheta, maxiblitz tra Reggio e Lombardia: i nomi di arrestati e indagati

Edoardo Mazza, sindaco di Seregno

C’è anche Edoardo Mazza, sindaco di Seregno – come si era appreso già dalle prime ore della giornata -, tra le persone coinvolte – 27 in tutti i provvedimenti richiesti – nella doppia inchiesta che ha impegnato le procure di Monza e Milano per vari reati che vanno dall’associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamenti, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale.

L’operazione del comando provinciale dei carabinieri vede 21 persone in carcere, tre ai domiciliari (tra cui il sindaco eletto come candidato di Forza Italia) e tre misure interdittive firmate dai gip Pierangela Renda e Marco Del Vecchio.

In particolare nell’ordinanza firmata dal gip di Monza si spiega come il sindaco Mazza avrebbe ricevuto dall’imprenditore Antonino Lugarà “la disponibilità e l’impegno a procurare consenso elettorale e l’appoggio politico durante la campagna del maggio-giugno 2015 per l’elezione del sindaco di Seregno, in favore dello stesso sindaco Mazza e delle persone politicamente vicine a quest’ultimo.

In particolare, procurando numerosi voti, organizzando eventi conviviali, nonché assicurando l’appoggio di Mario Mantovani (ex vice presidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità), al fine di sponsorizzare e reperire consenso per il futuro sindaco”. Una volta eletto il sindaco – insieme al consigliere Stefano Gatti – avrebbe favorito l’imprenditore amico in alcune pratiche urbanistiche violando però norme e regolamenti, “in contrasto con i doveri di correttezza ed imparzialità che debbono sempre sottendere alle azioni della Pubblica amministrazione”.