‘Ndrangheta, “recupero crediti”: arrestati imprenditore bergamasco e due fratelli di Briatico

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 soggetti pluripregiudicati. Tra le persone tratte in arresto due fratelli residenti in Briatico (Vibo Valentia) con diverse denunce e precedenti anche per 416 bis (associazione di tipo mafioso) e un imprenditore bergamasco, di Ponteranica (BG), gravato da condanna per reati tributari.

Il provvedimento di arresto, firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, dottoressa Federica Gaudino, su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Procura della Repubblica, dr. Emanuele Marchisio, rappresenta l’epilogo di un’indagine, denominata “Pay to live” condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, per far luce sui legami tra un 56enne bergamasco con interessi nella vendita e noleggio di autoveicoli e due persone vicine ad ambienti ‘ndranghetisti, della cui opera l’imprenditore si è avvalso per recuperare propri crediti.

A seguito di riscontri investigativi, l’Autorità Giudiziaria ha richiesto al GIP la cattura dei tre responsabili, che il Giudice descrive nella sua ordinanza come soggetti pregiudicati, collegati con ambienti criminali particolarmente pericolosi e che devono rispondere dell’accusa di estorsione, rapina, sequestro di persona, lesione e minacce. I due fratelli calabresi sono stati arrestati a Briatico e sarebbero nipoti di un noto pluripregiudicato anch’egli di origini calabresi, da tempo domiciliato in Romano di Lombardia (BG) attualmente in carcere per scontare una condanna per estorsione e rapina aggravata. L’imprenditore bergamasco, ritenuto il mandante, è stato tratto in arresto presso la sua abitazione in Ponteranica (BG). Nel corso delle operazioni sono state sequestrate due Porsche Cayenne, quattro orologi di marca, gioielli, quadri, denaro contante e diversi titoli di credito.