La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha proceduto al sequestro di beni riconducibili ad Antonio Caglioti, 61enne: il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia dopo la proposta avanzata dal Direttore della Dia e fondata sull’esito di indagini patrimoniali svolte dagli investigatori della Sezione Operativa di Catanzaro (per gli anni dal 1998 al 2015) che hanno evidenziato “una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati da Caglioti e dal proprio nucleo familiare” rispetto al loro tenore di vita.
La Dia ha sequestrato una ditta individuale dedita alla colture olivicole; una dedita alle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali; 14 terreni con un un’estensione complessiva pari a 100.000 mq; 6 rapporti finanziari; 5 automezzi; un immobile adibito ad abitazione e magazzini. Il valore dei beni sequestrati è di circa 300 mila euro.