Non c’è fretta per l’Occhiuto-bis: vi spieghiamo perché

Sembra che Mario Occhiuto non abbia molta fretta di far partire ufficialmente la sua nuova stagione, insomma l’Occhiuto-bis.

Non ha ancora nominato la Giunta e sta mantenendo complessivamente un profilo molto basso. Eppure potrebbe togliersi un sacco di “sassolini” dalle scarpe e, conoscendo quanto è vendicativo, avrebbe dovuto fare fuoco e fiamme contro chi gliene ha detto di tutti i colori, politicamente parlando. E invece niente. Se non il “perdono divino” sul quale è meglio stendere un velo pietoso (non la Sacra Sindone, perché con Lui l’equivoco è facilissimo!).

Pare che lunedì sia stato avvistato a Roma per un viaggio “particolare” sul quale vige il massimo riserbo.

Le norme sull’insediamento del sindaco, del Consiglio e della Giunta (che pubblichiamo) ci indicano invece che Occhiuto è addirittura in ritardo e che, seguendo alla lettera la scansione del tempi, avrebbe già dovuto fare qualcosa.

Per esempio, la convocazione dell’attesissimo primo consiglio comunale. La commissione elettorale ha verificato tutti i verbali e tutte le eventuali contestazioni nei tempi previsti, ovvero tre giorni dopo la chiusura dello spoglio e quindi il 10 giugno, venerdì scorso, qualche giorno dopo la proclamazione del sindaco.

Da quel momento in poi, il sindaco ha un termine, tra l’altro perentorio, di dieci giorni per convocare il primo consiglio comunale. Se tutto si fosse svolto con una certa celerità, dunque, Occhiuto avrebbe già potuto convocare il primo consiglio per lunedì prossimo 20 giugno ma la convocazione ancora non arriva. Ufficialmente perché Occhiuto non ha ancora nominato la Giunta ma praticamente perché ci dev’essere qualcosa che gli impedisce di prendere possesso della sua “creatura”.

C’è chi dice che Occhiuto è “preoccupato” per la sua possibile incompatibilità (o ineleggibilità, tanto è lo stesso) determinata dai suoi debiti e dalle cause che il Comune non ha fatto per coprirgli il culo. Il Viminale e quindi il ministro Alfano potrebbe dare una risposta all’interrogazione dei parlamentari del PD entro la settimana in corso (forse venerdì 17) e questa potrebbe essere, dunque, la causa del suo ultimo viaggio a Roma.

In ogni caso, non resta che aspettare.

Ma ecco la normativa che disciplina l’insediamento del sindaco, del Consiglio e della Giunta dalla quale emerge la mancanza di fretta di Occhiuto nell’insediarsi.

Insediamento del Sindaco, del Consiglio e della Giunta

Proclamazione degli eletti

  • a chi spetta: al Presidente dell’Ufficio elettorale centrale
  • norma di riferimento: art. 72 DPR 570/60 e art. 72 c. 4 e 5 TUEL
  • come: l’Ufficio elettorale centrale redige apposito verbale delle operazioni di verifica in due copie, di cui una è inviata al Sindaco ed una al Prefetto
  • norma di riferimento: art. 61 DPR 570/60
  • adempimenti successivi: notifica elezione agli interessati a cura del Sindaco eletto e pubblicizzazione degli eletti tramite manifesto

Consiglieri – entrata in carica

  • quando: all’atto della proclamazione dei risultati
  • norma di riferimento: art. 38 c.4 TUEL – D.Lgs. 267/2000
  • durata della carica: fino all’elezione del nuovo Consiglio
  • norma di riferimento: art. 38 c.5 TUEL

Sindaco – entrata in carica

  • quando: all’atto della proclamazione
  • durata della carica: per un periodo di cinque anni (art. 51 c.1 TUEL) e comunque fino alla nomina dei successori (art. 8 D.P.R. 570/60). Con la proclamazione degli eletti decadono il Sindaco e la Giunta “precedenti”
  • adempimenti connessi: giuramento di osservare lealmente la Costituzione
  • norma di riferimento: art. 50 c.11 TUEL

Notifica nomina agli eletti e pubblicazione manifesto con i risultati

  • quando: entro tre giorni dalla chiusura delle operazioni di scrutinio, ossia dalla proclamazione degli eletti
  • ad opera di chi: del Sindaco eletto
  • norma di riferimento: art. 61 DPR 570/60

Convocazione Consiglio comunale

  • quando: entro 10 giorni dalla proclamazione (termine perentorio)
  • da chi: Sindaco
    Sono conovocati i Consiglieri eletti e gli eventuali surroganti di Consiglieri nominati Assessori
  • norma di riferimento: art. 40 c.1 TUEL e art.8 c.3 del Regolamento del Consiglio comunale

Adempimenti prima seduta

  • quando: entro 10 giorni dalla convocazione
  • norma di riferimento: art. 40 c.1 TUEL
  • chi la presiede: Consigliere anziano, sino alla elezione del Presidente (art. 40 c.2 TUEL)
  • Adempimenti:
    Esame condizione degli eletti (art. 41 TUEL)
    Giuramento del Sindaco (art. 50 c.11 TUEL)
    Comunicazione della composizione della Giunta nominata dal Sindaco (art. 46 TUEL)
    Elezione Presidente del Consiglio e del Vice Presidente (art. 40 c.2 TUEL e 25 c.4 Statuto)
    Elezione tra i propri componenti della Commissione elettorale comunale (art. 41 c.2 TUEL)