Omicidio Bergamini: Denis non uscì da solo dal cinema Garden

QUEL POMERIGGIO AL CINEMA GARDEN

Sergio Galeazzi giocava all’ala destra. Se non avesse fatto il calciatore, sarebbe stato sicuramente un campione dell’atletica leggera. Mezzofondo o maratona. Percorreva decine di chilometri in una sola partita, non si stancava mai. Se avesse avuto anche i piedi buoni, beh, forse sarebbe passato ad una grande squadra, chi lo sa…

Galeazzi ha vissuto ancora più da vicino la morte di Denis perchè, come Bergamini, Lombardo, Simoni e Padovano, era partito, più o meno nello stesso periodo, dal profondo Nord con destinazione profondo Sud. Inoltre, tutti e quattro avevano avuto come “scopritore” lo stesso maestro, Roberto Ranzani.

“Eravamo tutti al cinema Garden di Rende, in galleria, come ogni sabato quando giocavamo in casa – ricorda Sergio Galeazzi -. Io e Claudio Lombardo stavamo seduti vicino. Denis stava da solo, due file più avanti. Ricordo benissimo che Claudio gli tirava le palline di carta e lui si girava e sorrideva… Quando si è chiusa la luce principale ed è iniziata la pubblicità, la sala era illuminata quanto basta per lasciarmi vedere che Denis si stava alzando e stava scendendo le scale. Io ero seduto vicino all’ingresso della galleria, proprio all’inizio della fila di poltroncine ed ho fatto in tempo a seguirlo con lo sguardo. L’ho fatto istintivamente, come quando ti accorgi che sta succedendo qualcosa… Seguendolo con lo sguardo, di conseguenza, ho visto con sufficiente chiarezza che lo attendevano due persone. Ho visto soltanto le loro sagome, non so dire se fossero due uomini o magari un uomo e una donna. Non c’era l’illuminazione necessaria per distinguere i loro volti. Non sono in grado di dirti se sono andati via insieme, tuttavia posso dire con assoluta sicurezza che né Denis né altre persone sono rientrate in sala. E che è stata l’ultima volta che ho visto Denis vivo”.

Sergio Galeazzi

Galeazzi non lo dice ma la sensazione netta è che Denis sia andato via proprio con le due persone che evidentemente lo attendevano ed erano entrate all’interno del cinema.

Denis non è scappato da solo dal Garden.

L’ala destra non ha rivelato subito questo particolare. Riferisce di essere stato tra i pochi a non essere mai ascoltato dai magistrati e si decide a dire quello che aveva visto soltanto qualche anno dopo alla famiglia Bergamini, quando era andato a Boccaleone a rendere omaggio a Denis.

Al riguardo Donata Bergamini ricorda: “Venne a trovarmi con la moglie e mi disse: “Non capisco perché essendo un amico di Denis, come Michele e Claudio, il procuratore non mi ha chiamato, ho un ricordo di Denis che tutte le sere mi riaffiora: l’ultima volta che ho visto Denis, l’ho visto fermo con due persone nel pianerottolo del cinema Garden, poi non ho visto entrare Denis, ma neppure le due persone”.

Anni dopo, all’epoca delle indagini del Gruppo Zeta dei carabinieri di Cosenza, fu ascoltato il popolare posteggiatore di auto del cinema Garden, Natale, il quale ha affermato di aver visto Denis Bergamini uscire dal cinema non solo in compagnia delle “due ombre” ma anche di una gentile signorina, che non può che essere Isabella Internò. Del resto, in quei giorni (come ha testimoniato la moglie di Lucchetti) Isabella e i suoi due “bodyguard” ovvero i suoi due cugini giravano sempre insieme. Ma qualcuno disse che Natale, affetto da una malattia, non poteva essere credibile… Eh già, perché avrebbe detto qualcosa di molto grave nei confronti della signora Internò, dei suoi parenti e soprattutto del marito poliziotto, una delle “anime nere” di questo vergognoso omicidio.