Omicidio Bergamini, il diario di Donata: “Qualcuno ha coperto la verità con il fango”

Ci avviciniamo a grandi passi al 28° anniversario dell’omicidio di Denis Bergamini. Sabato prossimo (sarà esattamente sabato come nel 1989) saranno infatti trascorsi 28 anni da quel delitto rimasto tuttora impunito e mascherato con un suicidio al quale ormai credono soltanto la famiglia Internò, qualche giornalista prezzolato e i magistrati corrotti che resero possibile l’insabbiamento.

Donata Bergamini ormai da domenica scorsa ha iniziato a pubblicare una sorta di piccolo diario sul quale annota, in breve, quanto accadeva 28 anni fa. 

12/11/89 oggi come allora era domenica. Quel giorno è stato per te l’ultima partita di campionato in un campo di calcio, ma non sarà l’ultima sul campo della giustizia. Un campionato che dura 28 anni ma con un compagno in più che sta correndo fianco a fianco a te. Un abbraccio avvocato Fabio Anselmo per aver ascoltato il corpo di Denis da parte di tutti noi.

13/11/1989 oggi come allora era lunedì. Ricordo tutto di quel giorno, le tue espressioni, le tue confidenze e le nostre risate. Mai avrei pensato che sarebbe stato l’ ultimo giorno insieme in questa vita.

14/11/1989 oggi come allora era martedì. In partenza con papà da Boccaleone per raggiungere il tuo compagno Massimo Storgato per poi proseguire insieme per Cosenza. Baci e abbracci in attesa del prossimo ritorno al tuo paese, non mancò un forte in bocca al lupo per la partita di domenica Cosenza-Messina. Quella partita domenica non abbiamo potuto commentarla e al tuo paese è ritornato dopo una settimana il tuo corpo, perchè qualcuno uccise il nostro lupo e qualcun altro coprì la verità con fango.