Omicidio Bergamini, il cugino dell’imputata all’ingresso del Tribunale. Donata e Anselmo: “Qualcuno vuole mandarci messaggi?”

Donata Bergamini e l’avvocato Fabio Anselmo hanno denunciato, prima sui social e poi anche ai giornalisti, l’anomala presenza all’ingresso del Tribunale di Cosenza di Dino Pippo Internò, cugino di primo grado dell’imputata Isabella Internò, in servizio in qualità di guardia giurata della ditta Codis, che gestisce l’appalto di vigilanza nel palazzo di giustizia. Succede ormai da diverso tempo, infatti, che il cugino dell’imputata, peraltro coinvolto nell’istruttoria dibattimentale e addirittura ascoltato come teste, “accolga” con la sua presenza tutt’altro che rassicurante, coloro che partecipano alle udienze.

Stamattina, nell’immediatezza del nuovo “brutto” incontro, Donata Bergamini ha pubblicato un eloquente post sul suo profilo Facebook (https://www.iacchite.blog/cosenza-donata-bergamini-denuncia-dino-pippo-interno-allingresso-del-tribunale-ora-basta/). E alla fine dell’udienza ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti presenti.

Sono anche abbastanza stanca perché penso che sia una situazione anomala, nel senso di trovarmi sempre e comunque davanti all’ingresso del Tribunale il cugino di Isabella Internò, l’imputata, che presta servizio come guardia giurata. Non riesco a capire dove vuole arrivare… Per quanto mi riguarda è una situazione che non mi causa nessuna emozione, neanche rabbia, però credo che non sia una cosa normale, anzi anomala. Non credo proprio che sia una coincidenza, visto che viene messo di servizio proprio nei giorni delle udienze del processo per la morte di mio fratello. E vorrei aggiungere che il nome del cugino di Isabella Internò è uscito fuori già dal 1989, nell’immediatezza dei fatti. 

Sulla vicenda ha preso posizione anche l’avvocato Fabio Anselmo. 

Donata ha ragione, io mi chiedo – anche per ragioni di opportunità – come mai si verifica questa circostanza, anche perché non è la prima volta che succede e io stesso l’ho segnalata sia al pubblico ministero sia anche alla Corte. Io mi chiedo se non ci sia qualcuno che ci vuol dire qualcosa… perché il fatto che Dino Pippo Internò, chiaramente coinvolto nell’istruttoria dibattimentale come teste e familiare stretto dell’imputata, sia presente, a mio avviso potrebbe essere un messaggio che qualcuno vuole mandarci… E di fatto se Dino Pippo Internò “accoglie” all’ingresso del Tribunale anche i testimoni che via via nelle ultime udienze entrano per andare a deporre nel processo, francamente continuo a chiedermi se non ci sia qualcuno che ci voglia mandare qualche messaggio.