Palla Palla&Iacucci, una bella nomina nell’Ufficio di Gabinetto e torna il sereno

Allo squallore politico non c’è mai fine. Così come non c’è mai fine ai continui salti della quaglia a cui i politici della vecchia nomenklatura partitica ci hanno abituati. Specie di questi periodi dove si fa urgente, per i vecchi tromboni che da sempre campano di politica e denaro pubblico, trovare una nuova collocazione, con la speranza di potersi riciclare per continuare a lucrare sulle spalle della povera gente. La sola idea di lavorare per vivere, li terrorizza. E pur di mantenere i privilegi sono disposti a tutto.

Ed è per questo che i politici marpioni si adoperano tutto il giorno a portare avanti la solita e triste tiritera: gli amici diventano nemici, e i nemici diventano amici, per poi ritornare amici con gli ex amici, e nemici con gli ex nemici. Una continua altalena che dondola a seconda delle convenienze personali del politico marpione, disposto a ricorrere ad ogni schifezza (minacce, pressioni, ricatti)  senza farsi il ben che minimo scrupolo, pur di ottenere il posto al sole.

Uno dei massimi esperti in dondolio dell’altalena è Franco Iacucci, comunista sfegatato e da sempre braccio destro di Palla Palla, con il quale negli ultimi tempi aveva rotto ogni tipo di rapporto umano e politico. Infatti, Iacucci, ultimamente, passava le giornate a dire male di Palla Palla. Chiunque incontrava la prima cosa che diceva era questa: Oliverio è un traditore, un meschino, e io con lui non ci voglio avere più niente a che fare.

Iacucci ha passato gli ultimi tempi a denigrare Oliverio, questo lo sanno tutti, specie i suoi compagni di partito, fino al 22 novembre del 2018, quando, non si sa il perché e il per come, Iacucci viene nominato componente dell’Ufficio di Gabinetto del presidente della giunta regionale (decreto del presidente n.125), da Palla Palla che ritorna, nella bocca di Iacucci, ad essere uno dei più bravi e onesti politici che la Calabria abbia mai avuto. Una nomina clientelare per appaciarsi con Iacucci in vista (a novembre non aveva ancora ricevuto la botta della Dda) della sua ricandidatura alla presidenza della Regione Calabria.

Ecco, è bastato poco, o meglio un altro stipendio al “comunista” Iacucci, per ritrovare l’armonia perduta. Già, perché Iacucci non sa più neanche lui quanti stipendi prende. Senza contare gli intrallazzi che da sempre compie indisturbato nel suo paesello dove si fa solo quello che dice lui.

Come tutti potete vedere e constatare i motivi di contrasto tra i vecchi politici riguardano sempre i fatti loro. Mai gli interessi del cittadino. Un bel colpo, quello messo a segno da Iacucci, che oltre allo stipendio di “consulente” potrà anche esercitare il ruolo di controllore di se stesso. Già, perché Iacucci è anche il Presidente della Provincia di Cosenza (però senza stipendio… ecco perché l’urgenza della nomina), e il suo compito nel gabinetto di Palla Palla, otre a porgergli la carta igienica, è quello di controllare il lavoro dei presidenti della Province Calabresi, compresa quella da lui guidata.

Che dire, siamo al saccheggio finale, fino a che avranno ancora un po’ di potere questa gentaglia non farà altro che continuare a derubare il cittadino. Accumulare denaro è il loro unico scopo, e questo perchè sanno bene che  per loro è l’ultimo giro di giostra. Perciò arraffano tutto quello che in questi ultimi mesi possono arraffare, e delle macerie che lasciano, poco gli importa, tanto a pagare il conto per ricostruire una regione ridotta alla fame, saranno sempre i soliti caggi: i cittadini!