Paola, il Comune taglia 22 ettari di faggi per fare cassa

Fonte: Paola Oggi

Il taglio di una faggeta di ben 22 ettari, messo a bando dal Comune di Paola, ha svegliato la cittadinanza che si trova compatta nel dissociarsi da tale decisione e fa massa critica contro la scellerata modalità di far cassa da parte del sindaco Perrotta e della sua maggioranza. 

Partiamo dalla fine, da chi firma il bando di

Vendita di un lotto boschivo di alto fusto di faggio radicato in località “Cozzo Cervello” riportato in NCT sul foglio n. 2 Particella n. 2 (parte) estesa catastalmente ha 131.14.40, di cui ha 22.00.00 di superficie ragguagliata interessata da intervento, in agro e di proprietà del Comune di Paola (CS).

L’ing. Fabio Iaccino, dirigente pro tempore (fino alla scadenza del sindaco Perrotta) dell’ufficio tecnico di Paola, firma il bando in questione e si dimostra disponibile, è scritto nel bando al punto 16 di pag.4, a fornire chiarimenti inerenti la presente procedura di gara entro il 15 luglio prossimo a mezzo posta elettronica all’indirizzo [email protected]

Viste le numerosissime contrarietà che continuano a esprimere i cittadini riguardo questa ennesima scellerata decisione del Comune di Paola, è auspicabile che le stesse, oltre che sui social, possano essere espresse direttamente all’ingegnere firmatario e responsabile del bando, via mail. Le istanze potranno essere inviate anche telefonicamente all’ingegnere, vista la cortese disponibilità nel fornire i suoi contatti al punto 17 dello stesso bando.

Tornando alla scellerata proposta del Comune di Paola, ovviamente decisa e/o avallata dalla maggioranza politica dello stesso, Paola Oggi si fa portavoce dell’accorato appello dell’Associazione Escursionisti Appennino Paolano LINK che sta sollecitando la cittadinanza a SALVARE COZZO CERVELLO dal taglio del bosco che arriva alla statua della Croce di Montalto sfregiando un tratto de Il Cammino di San Francesco di Paola (uno dei 41 itinerari dell’Atlante dei Cammini d’Italia riconosciuti dal Mibac) e uno dei boschi di faggio più belli della Calabria!

E’ dimostrato che lasciare boschi e foreste alla loro evoluzione naturale ne favorisce la ricchezza in biodiversità, a ciò si aggiungano una moltitudine di svantaggi che sarebbero determinati dal taglio dei faggi: tra i tanti, il dissesto idrogeologico che determinerebbe un’operazione simile.

E quelle centinaia di persone che, grazie alla passione e professionalità di giovani del luogo, hanno solcato le orme di San Francesco scoprendo scorci di paesaggio unici? A loro chi risponderà quando torneranno e troveranno una “landa desolata” di geradiana memoria?

Petizioni, class action, marce di protesta e tanto altro sono le proposte che i cittadini, tra un improperio e un altro, sulla pagina social del Comune di Paola, LINK, avanzano. C’è anche chi ha proposto di raccogliere la somma necessaria per partecipare al bando e salvare il taglio dei faggi.

Paola si sta svegliando mentre la sua classe politica si sbraccia per uno pseudo referendum, inutile per come proposto, e per null’altro, vista l’immobilità palesata.

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