Politica&Padroni, ex Novelli: Facciolla stringe il cerchio su iGreco

Ex Novelli, blitz della Guardia di Finanza di Cosenza negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico. Si allarga l’inchiesta condotta dalla procura di Castrovillari per far luce sulle varie sfaccettature che hanno seguito e, molto verosimilmente, sancito la controversa operazione di cessione di tutti gli asset al prezzo simbolico di un euro.

I militari delle Fiamme Gialle, stando a quanto risulta, hanno effettuato nelle ultime ore una corposa acquisizione di documenti negli uffici ministeriali. L’attività effettuata a Roma rientrerebbe nell’indagine avviata nei mesi scorsi dal procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla (titolare del fascicolo) che ipotizza a carico di Saverio Greco (in concorso con persone ignote), la bancarotta fraudolenta per lo scorporo delle aziende agricole avvenuto poco prima della presentazione di concordato di Alimentitaliani, società nel frattempo fallita.

Saverio Greco

L’acquisizione di documenti negli uffici del ministero, tuttavia, riguarderebbe aspetti cronologicamente precedenti allo scorporo e al fallimento. La lente della procura, insomma, si starebbe stringendo sulle condizioni che hanno portato, il 22 dicembre del 2016, alla controversa operazione di cessione degli asset. Un’operazione caldeggiata dal Ministero e di cui, nell’interesse e a garanzia di tutti i soggetti coinvolti, vanno chiariti diversi aspetti.Quante manifestazioni di interesse erano arrivate all’allora cda tecnico per l’acquisizione del Gruppo Novelli? Quante di queste sono arrivate al tavolo ministeriale? E secondo quale criterio quella della neocostituita Alimentitaliani è stata preferita alle altre? Sarebbero questi, principalmente, gli interrogativi su cui si concentrano in questa fase gli inquirenti. Da alcuni documenti, inediti fino a tre mesi fa, è emerso che tra ottobre e dicembre del 2016 all’advisor milanese incaricato della vendita e al cda tecnico guidato dal professore Alessandro Musaio, erano pervenute inizialmente 30 manifestazioni di interesse, poi scremate a 8. Dati che lo stesso Musaio aveva riportato nell’istanza di autorizzazione alla cessione inviata a inizio dicembre del 2016 al giudice delegato di Terni e ai commissari giudiziali del concordato del Gruppo Novelli.

Tra le diverse formule proposte nelle varie manifestazioni di interesse (alcune anche milionarie, seppure relative solo al alcuni rami d’azienda), quella de iGreco venne preferita alle altre.

Ilaria Bosi

Fonte: Il Messaggero