Portapiana, che fine ha fatto il parcheggio coperto?

In una zona con carenza di parcheggi, appare indispensabile ed urgente dare ai cittadini del centro storico, o che comunque lì si devono recare, agli utenti del campetto sportivo, agli alunni e docenti del Conservatorio, ai cittadini che devono assistere alle funzioni religiose dell’adiacente chiesa di S.Maria, un servizio di parcheggi.

Proprio con questo obiettivo nacque l’idea di realizzare un parcheggio coperto sito in Portapiana, un’ottima idea date le necessità sopra indicate. Ma da anni e anni, il progetto non si è mai concretizzato veramente e, ancora oggi, il luogo è abbandonato e dimenticato da tempo.

Il parcheggio è costato la bellezza di 1 milione e mezzo di euro, sprecati e buttati al vento dato lo stato attuale.

La storia è lunga e sono sempre i cittadini a farne le spese, per una cattiva gestione del parcheggio, passato di mano in mano, che non ha dato agli abitanti il servizio efficiente ed adeguato, di cui si parlò tanto.

Nel 2007 dopo diversi mesi dalla realizzazione venne affidata la gestione del parcheggio di Portapiana all’Amaco SpA, che contava circa 40 posti auto per una tariffa di 0,80 centesimi l’ora, versando al Comune il 27 % degli incassi eccedenti la somma determinata e indicata nella convenzione, a copertura delle spese di gestione.

L’Amaco SpA condusse la gestione del parcheggio fino ad ottobre 2011, recedendo la convenzione per motivi di carattere economico-gestionali.

In data 12/10/2011 il Presidente del comitato per la salvaguardia del centro storico di Cosenza presentò istanza per l’affidamento e gestione del parcheggio e successivamente, a seguito di un’indagine di mercato, ritenne di non assumere l’onere di gestione in quanto l’attività risultava infruttuosa.

Il Conservatorio S. Giacomantonio nel 2011 nel manifestare il disagio per la chiusura del parcheggio, fornì all’Amm.ne comunale i presupposti per un loro affidamento che poi non si concretizzò.

Pare proprio che tale parcheggio non portasse guadagni ai gestori e si è proceduto sempre con la politica dell’abbandono e del dimenticatoio.

Nel 2013 il Presidente dell’Associazione sportiva Rovito, richiese l’affidamento e gestione del parcheggio, già presente con proprio personale per la gestione dell’impianto sportivo.

Per tutta la durata della concessione, l’Associazione sportiva Rovito avrebbe dovuto mantenere la struttura, gli impianti ed i servizi accessori nelle normali condizioni di funzionalità, e in modo che al termine della concessione il parcheggio, risultasse nelle regolari condizioni d’uso, compatibilmente con l’eventuale obsolescenza dovuta al decorso del tempo. (Determina n°2465 del 2013)

Ad oggi, però, il parcheggio è chiuso e in stato di totale degrado, non si sa più niente sulle sue sorti e i cittadini si domandano perché non sfruttarlo in maniera diversa, anziché restare lì a marcire per anni e anni. Ma soprattutto perchè l’Amministrazione non interviene per controllarne lo stato?

Valentina Mollica