Reggio, lavori in corso sull’A2: doppio senso (e lunghe file) fino al 9 novembre

Reggio Calabria. Gli effetti positivi annunciati una settimana fa in occasione del Comitato organizzativo per la viabilità provinciale, stentano a vedersi. E le lunghe file che purtroppo continuano a registrarsi, lungo il tratto interessato dai cantieri compreso tra Campo Calabro e Santa Caterina, congestionando anche il traffico sulla viabilità secondaria che attraversa tutta la periferia nord della città di Reggio Calabria, sono destinate a protrarsi anche ben oltre dopo la fine dell’estate. Con tutte le problematicità e i disagi che tale situazione comporta.
A parlar chiaro sono ben due ordinanze dell’ANAS, trasmesse tre giorni fa fra gli altri, alle istituzioni del territorio, compresi Comune e Città Metropolitana, in cui (in una in particolare: la 215/2019) si dispone, alla luce – si legge – anche di “quanto emerso dal tavolo tecnico di confronto indetto dalla Prefettura di Reggio Calabria, con tutti i soggetti interessati, compresi gli amministratori della Città Metropolitana” la chiusura alternata delle due carreggiate, con predisposizione del doppio senso di circolazione da martedì prossimo 16 luglio e fino al 9 novembre. Ciò per consentire l’esecuzione dei lavori di fresatura, ripristino delle solette, impermeabilizzazione e pavimentazione, oltre che delle altre opere previste dal restyling, lungo alcuni viadotti, in particolare il viadotto Torbido e il Torrente Gallico, nei quali – dalle ultime verifiche – sarebbero emerse gravi criticità strutturali, non previste in fase di progettazione.
Cosa accadrà adesso? In attesa siano ANAS e gli altri enti interessati a dare comunicazione, non resta che mettersi dunque con l’anima in pace, con l’augurio magari che non ci si ammali, altrimenti per raggiungere l’ospedale non resterà altro che chiamare l’elicottero. Ironia a parte, la situazione sembra diventare seria ancor più del previsto. E purtroppo i timori, già da noi manifestati alla vigilia dei lavori, a fine 2017, si stanno rivelando fondati, proprio alla luce di una serie di fattori e per il fatto che lungo questo tracciato “storicamente” si concentrano i principali flussi di traffico lungo la direttrice tirreno-jonica, per la presenza nel capoluogo dei centri di interesse, in particolare per la cura e la salute dei cittadini, garantite dal principale ospedale dell’intero comprensorio metropolitano, da solo a dover compensare al gran vuoto creatosi sul territorio, dopo la chiusura e il ridimensionamento di altri importanti presidi periferici. Una serie di fattori insomma ben noti ai tavoli che si sono susseguiti negli ultimi due anni e che avrebbero dovuto affrontare i possibili disagi, limitandoli il più possibile.
Fonte: Reggio Tv