Reggio, proteste contro l’impianto di stoccaggio di ecoballe a Sambatello: “Rischiano di esplodere per il caldo”

“A ben 12 giorni dall’inizio delle attività di confezionamento e stoccaggio delle c.d. ecoballe ad opera della società “EcoPiana”, all’interno dell’impianto TMB di Sambatello risultano stoccate circa 500 tonnellate di rifiuti (ovvero 500 ecoballe), le quali occupano più della metà del sito di stoccaggio”: è quanto scrive in una nota il Comitato Pro Sambatello.

 “L’ordinanza n.62/2020 -prosegue la nota– emanata dal Comune di Reggio Calabria indicava in n.20 giorni il termine massimo entro il quale sarebbero state stoccate circa 3.000 tonnellate di rifiuti all’interno dell’impianto di Sambatello: questo termine, ovviamente, non potrà più essere rispettato, né sarà possibile stoccare circa 3.000 ecoballe nel sito in questione, dato che questo ha una capienza massima di 1.000 tonnellate. L’ordinanza in questione non solo non ha risolto il problema dell’emergenza rifiuti a Reggio Calabria (che continua ad essere colma di tonnellate di rifiuti), bensì ha creato un nuovo problema ambientale nella zona in cui si trova l’impianto: infatti, da come si può ben vedere dall’immagine in basso, le balle contenenti i rifiuti, a continuo contatto con temperature che superano quotidianamente i 40°, stanno rapidamente gonfiandosi. Se continueranno ad essere lasciate esposte al sole, queste ecoballe irrimediabilmente esploderanno, facendo fuoriuscire tutti i rifiuti contenuti all’interno e sprigionando sostanze dannose per la Salute e l’Incolumità Pubblica”, conclude la nota.