Reggio, sanità e malaffare. Democrazia e Lavoro presenta il libro di Santo Gioffré: “Ho visto”

Democrazia e Lavoro, area programmatica della sinistra Cgil, domani 30 marzo 2021, su Gotomeeting (questo il link per partecipare: https://global.gotomeeting.com/join/175127933) presenta il libro di Santo Gioffrè “Ho visto”.
Una straordinaria testimonianza da parte del medico che ha tentato di scoperchiare e combattere il malaffare della sanità di Reggio Calabria.
La cronaca del commissariamento della Azienda sanitaria di Reggio Calabria nel 2015, con gli episodi sconvolgenti di una gestione irregolare ed illegale e la denuncia di un meccanismo di affari loschi, rivelano il malaffare di una Pubblica Amministrazione ed un sistema corrotto sin dalle fondamenta.

Con essi, anche grazie alla dinamica dei commissariamenti ed a seguito della decisione di applicare un piano di rientro economico finanziario, in Calabria si sono determinati la cancellazione di posti letto, la chiusura di ospedali, l’aumento del ricorso alle strutture private ed alla migrazione sanitaria. Con ciò, evidentemente minando alla base, il principio universalistico cui dovrebbe ispirarsi il Servizio sanitario nazionale, anche nella regione Calabria.

Tutto ciò con la consapevolezza di mancati controlli da parte delle varie autorità preposte.
Questa iniziativa oltre a fare conoscere il meritorio e coraggioso lavoro di un medico che ama la sua regione, consente di approfondire un dibattito nell’ambito della necessità di un’autentica riforma delle Pubbliche Amministrazioni e di una decisiva azione di lotta al malaffare e alle corruzioni che toccano i gangli di tutti i servizi pubblici del paese.
Ogni Governo del paese, in questi anni ha lanciato proclami di riforma; anche in questi giorni è stato appena sottoscritto un Patto per la Coesione sociale e l’Innovazione.
Tuttavia, è accaduto che ai grandi proclami lanciati riguardo alla modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, ha sempre fatto seguito una sequela di azioni incompiute e una totale indifferenza rispetto alla lotta al malaffare ed alla corruzione. Non solo in Calabria e nelle regioni del mezzogiorno.

La Cgil deve stare coerentemente in campo su questi argomenti. Il Sindacato deve promuovere e sostenere la lotta al malaffare ed alla criminalità organizzata, deve contrastare con rigore ed intransigenza ogni comportamento opaco, deve opporsi concretamente alle clientele ed alle pratiche di cattiva gestione della cosa pubblica che alimentano il potere della borghesia mafiosa.

Il modello organizzativo da mettere in campo deve riuscire a garantire la trasparenza delle relazioni industriali e una vera azione di rilancio della legalità in tutti i servizi.
Per stare in campo con tutta la necessaria energia, la Cgil, a 360 gradi, deve impegnarsi per intensificare un’azione sociale della rappresentanza che sia improntata alle reali necessità di una Pubblica Amministrazione trasparente e corretta ed al rilancio del Servizio sanitario nazionale pubblico ed universale.

Adriano Sgrò
Coordinatore nazionale Democrazia e Lavoro Cgil

Delio Di Blasi
Democrazia e Lavoro Cgil Cosenza