Regione Calabria, la protesta dei lavoratori ex Sial

Al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio

All’assessore al Lavoro Angela Robbe

Oggetto: Richiesta chiarimenti su esclusione bacino ex “SIAL” da elenco relativo alla valutazione delle istanze di cui all’interpretazione autentica dell’art. 1 della L.R. 1/2014 approvata con L.R. 12/2014 ed avvenuta con Decreto Dirigenziale del Dipartimento Lavoro n:2523 del 4 marzo 2019 – Pubblicato sul BURC del 15/03/2019.

Premesso:
che la sottoscritta Antonella Perri… era inserita in un organico di circa 50 lavoratori assunti, a seguito di chiamata da parte della SIAL Servizi S.p.A. (Società Pubblico-Privata con quote 49% SIAL e 51% Regione Calabria di competenza degli Assessorati alla Sanità ed all’Agricoltura), con contratto di cinque anni;

Che il nostro lavoro consisteva nella gestione della Banca Dati, mediante smart-card rilasciata dal Ministero della Salute, dell’anagrafe zootecnica, nonché supporto amministrativo (per come previsto dal contratto) ai Servizi Veterinari nelle varie ASP Provinciali (tutto ciò per il modesto compenso di circa 600 euro/mese);
Che, il lavoro è stato svolto, per come documentato dai vari Dirigenti e dallo stesso Ministero, in modo egregio;

Che, dopo la scadenza del contratto (3.09.2009), il Governo Regionale in carica, ha presentato un emendamento per il ripristino del Servizio prevedendo la riassunzione del vecchio personale e, nel contempo, la liquidazione della Società al 31.12.2010;

Che, detto emendamento, approvato dal Consiglio Regionale in sede di approvazione della legge finanziaria, non ha avuto seguito;

Che il nuovo Consiglio Regionale, nel mese di agosto 2010 (4.08.2010), ha approvato un nuovo emendamento con cui eliminava la parte riguardante la liquidazione della Società SIAL e quella riguardante la riassunzione del vecchio personale;

Che, successivamente, la Regione Calabria ha rilevato anche la quota del 49% senza, peraltro, preoccuparsi di riattivare il servizio dell’anagrafe zootecnica (come previsto dall’art. 19 della L.R. n. 18 del 18.08.2004) e di intraprendere iniziative per i lavoratori ex SIAL;

Che la problematica dei lavoratori ex SIAL è stata, nel recente passato, oggetto di diversi incontri tra i Dipartimenti Regionali Agricoltura, Sanità e Lavoro, nonchè la Vice Presidenza Regionale e i rappresentanti sindacali;

Che, a seguito di una mozione sull’argomento, presentata in data 30.03.2012, il Consiglio Regionale demandava alla Giunta Regionale l’istituzione di un tavolo tecnico, tra il Dipartimento Sanità, il Dipartimento Agricoltura ed i Sindacati, al fine di definire le modalità per l’avvio di progetto relativo al Servizio Anagrafe Zootecnica, sempre attraverso la SIAL Servizi, assorbendo l’ex personale altamente qualificato passato successivamente alla percezione degli “ammortizzatori sociali” attraverso la mobilità per come risulta dal registro dei Decreti del Dipartimento Lavoro;

Che esisteva legge regionale (L.R. 18/2004), non ancora revocata, approvata per istituire il servizio dell’anagrafe zootecnica, non più finanziata ma che sicuramente avrebbe inciso sulle casse regionali meno di quanto ha inciso il pagamento della “mobilità in deroga” e di contro avrebbe reso un importante servizio per “la collettività. “

Che, successivamente, si sono susseguiti vari incontri con politici e una serie di sit- in;

Che, con L.R. Legge regionale 13 giugno 2008, n. 15 -Provvedimento Generale di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2008 ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8) (BUR n. 12 del 16 giugno 2008, supplemento straordinario n. 1 del 21 giugno 2008) all’art. 2 “Interventi di Sostegno al Reddito” sono stati inseriti alcuni ex colleghi del “Fondo Sollievo Parco Della Sila” gestiti dalla “SIAL Servizi”

Che il Consiglio Regionale, nella seduta del 25.06.2014, ha approvato l’interpretazione autentica all’articolo 1, comma 6, della Legge Regionale n. 1 del 13.01.2014 (pubblicata sul BURC n. 31 del 7.07.2014); con riferimento al succitato provvedimento consiliare, in data 18.07.2014, tutti gli ex lavoratori SIAL, abbiamo prodotto istanza (senza alcun esito) per l’inserimento nell’elenco dei beneficiari, in quanto alla data di pubblicazione della L.R. 1/2014 ritenevamo di non possedere i requisiti per produrre istanza ai sensi dell’avviso pubblicato con Decreto Del Dipartimento Lavoro n. 377 del 22/01/2014 ;

Che tutte le istanze presentate, con tanto di protocollo in entrata sono state assegnate al Responsabile del Procedimento della L.R.1/2014;

Che, con Legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità. (BUR n. 10 del 16 maggio 2013, supplemento straordinario n. 2 del 24 maggio 2013) si è dato il via alla procedura di Accorpamento, fusione, liquidazione e riordino di enti dove, all’art. 2 Comma 2 Vengono elencati tra i vari Enti oggetto della Procedura, Fondazione Field istituita dalla legge regionale 26 giugno 2003, n.8 e Sial Servizi S.p.A.;

Che, in forza alla L.R. 12/2014, tutti i lavoratori ricompresi nella “Sial Servizi” , avendo prestato servizio per attività lavorativa di due anni presso “Ente partecipato dalla Regione” alla data del 31/12/2007 oltre ad aver percepito gli “Ammortizzatori sociali” anche in assenza di un espressa previsione di un termine di presentazione, presentarono regolare istanza per essere inseriti nell’elenco regionale dei lavoratori previsto dalla L.R.1/2014 come emendata dalla L.R.12/2014, al pari dei soggetti che avevano lavorato per “Fondazione Field” Società inserita nel processo di riordino di cui alla L.R.24/2013;
che, con Delibera di G.R. 16 del 29/01/2018 la G.R. demandava al Dipartimento Lavoro l’istituzione di un “Tavolo Tecnico” composto dalla Commissione per le determinazioni relative alla valutazione delle “istanze” di cui alla L.R. 12/2014;

Che, con Decreto Dirigenziale del Dipartimento Lavoro n. 2523 del 4/03/2019, pubblicato sul BURC del 15/03/2019, con grande stupore, la sottoscritta, insieme ai colleghi che avevano presentato regolare istanza non venivano inseriti ne tra gli “Ammessi” alle liste e ne tanto meno tra gli “Esclusi” quando a guardar bene i protocolli di entrata delle “istanze” pubblicate negli elenchi del richiamato Decreto 2523, si possono intravedere date del 2015, quindi successive alle nostre “istanze” prodotte subito dopo l’approvazione della L.R.12/2014.

Per quanto sopra, nella piena consapevolezza e, soprattutto in possesso della documentazione comprovante il “Servizio Prestato” in SIAL nonché dei requisiti maturati non valutabili all’atto della emanazione della L.R. 1/2014 ma a seguito dell’interpretazione autentica avvenuta con L.R.12/2014 e, tenendo presente che, tra gli idonei risultano ricompresi soggetti che avevano prestato servizio in “Field” inclusa al pari di “SIAL” nelle procedure di riordino degli Enti di cui alla L.R.24/2013, chiediamo di conoscere i reali motivi per cui tutte le istanze prodotte, non risultano nemmeno “valutate” in primis dal Dipartimento lavoro e, in secondo luogo dalla Commissione nominata con Delibera di G.R. n. 16 del 29/01/2018.

Si rappresenta inoltre che, per le motivazioni precedentemente citate, la sottoscritta, insieme ai colleghi, ha presentato regolare ricorso per l’annullamento e/o la modifica del Decreto Dirigenziale n.2523 del 4/03/2019 al “tribunale Amministrativo Regionale”
In attesa di un cortese sollecito riscontro, si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.

PER I LAVORATORI DELLA “SIAL”
Antonella PERRI