Scuola nel caos: docenti calabresi, dopo il danno anche la beffa!

Gentilissimi, vi scrivo a nome dei docenti calabresi che in questi mesi stanno cercando in tutti i modi di far valere i propri diritti contro l’ingiustizia del Miur e i soprusi dell’Ufficio Scolastico Regionale. Abbiamo buttato sui tasti della tastiera di un pc il nostro sconforto… Nessuno conosce la condizione in cui versiamo, speriamo che con un vostro articolo qualcuno si desti. Grazie per quanto potrete fare…
l. g. a nome dei docenti

Oltre il danno anche la beffa!

Questa è la cruda e dura realtà di noi vincitori di concorso, quel concorso tanto voluto dal PD emanato con il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 59. Arrivati tra le prime posizioni in graduatoria per poi essere costretti a scegliere su un contingente di posti residui del 2018 (danno) con decorrenza giuridica del ruolo da settembre 2019 (beffa), i docenti della provincia di Cosenza si troveranno fra qualche mese a lavorare a 200-300 km da casa. Ma procediamo con ordine.

Il 06/12/2018 l’Ufficio Scolastico della Regione Calabria visto il D.M. n. 631 del 25 settembre 2018 che disciplina le modalità di ammissione al terzo anno FIT, pubblica la disponibilità residuale del 2018 per le classi di concorso, in visione dalle graduatorie di merito regionali di cui al DDG per il personale scolastico n. 85/2018, non pubblicate entro la data del 31 agosto 2018;

Per ogni classe di concorso si sono susseguite, per punteggi errati dei candidati, svariate rettifiche e riconvocazione ad ogni rettifica; abbiamo trascorso presso l’Usr della Calabria sia il Natale, sia il Carnevale e non poteva mancare certamente Pasqua (le convocazioni per le classi di Lettere sono avvenute persino il 18 aprile).
Nelle varie convocazioni è stato proposto un contratto a tempo determinato con la scelta di un ambito provinciale sui posti accantonati con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019, non tenendo conto della nuova Legge di Bilancio che ha modificato il DLgs 59 che prevede la scomparsa degli ambiti, la stipula di un contratto a tempo indeterminato e l’eliminazione del FIT.

Un concorso transitorio, che nasce per permettere finalmente di accedere all’agognato ruolo per molti docenti che da anni navigano nella seconda fascia delle graduatorie di istituto ha creato solo caos e malumore; sarà stato il nefasto nome transitorio perché davvero stiamo transitando nelle acque oscure dell’Inferno, dove Caronte ha il volto del Miur e Minosse dell’USR Calabria.

Ogni singolo diritto sancito dalla legislazione italiana in merito a:
-ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165);
– modalità di svolgimento dei concorsi (decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487);
-trasparenza negli atti pubblici (decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445) perché le numerose rettifiche svolte sulle graduatorie pubblicate dall’USR Calabria hanno visto solo la pubblicazione delle nuove graduatorie senza capire chi e come aveva subito una modifica del punteggio (ed ancora sono tanti i punteggi errati, sia per eccesso che per difetto, ma allUSR sono stanchi di fare correzioni!!!!);

-persino l’art. 97 della Costituzione italiana è stato completamente messo da parte. Il citato articolo infatti afferma che il criterio del merito nella pubblica amministrazione è previsto in Costituzione per l’eccesso agli impieghi pubblici. Il concorso che l’art. 97 richiede comporta una selezione fra gli aspiranti che viene fatta sulla base del merito: un misto di preparazione e di intelligenza che deve essere dimostrato nelle prove d’esame. Perfetto!

In Italia però il merito è ripagato diversamente: attraverso il D.M. n. 631 del 25 settembre 2018 il Ministero ha disposto espressamente l’accantonamento e l’indisponibilità nei rispettivi ambiti dei posti riservati a chi abbia superato le prove concorsuali della Fase transitoria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8, comma 6 del d.lgs n. 59 del 2017 per tutte le graduatorie di merito pubblicate entro dicembre 2018. Così siamo stati convocati già da dicembre 2018 e abbiamo scelto l’ambito per l’anno di prova e il successivo ruolo, con decorrenza da settembre 2019 sulla base dei posti all’epoca disponibili, comportando un ulteriore e specifico pregiudizio poiché la nostra possibilità di scelta è stata limitata a un numero di posti ridotto e non ha tenuto conto di alcun criterio meritocratico.

Ognuno di noi che si è trovato in una posizione favorevole nella graduatoria di merito ha dovuto scegliere sui posti residui 2018 e chi verrà convocato nel periodo estivo 2019 avrà la possibilità di scegliere sulla base di un nuovo contingente pur frequentando il medesimo anno scolastico di prova al FIT nell’anno 2019/2020. QUESTO IN ITALIA SIGNIFICA PREMIARE IL MERITO (il famoso articolo 97 della COSTITUZIONE ITALIANA).

In Calabria faremo i viaggi-lavoro: i docenti dalla provincia di Cosenza prenderanno servizio, a settembre, nella provincia di Reggio; da Crotone lavoreranno a Praia a Mare, da Vibo Valentia a Sibari da Reggio al confine tra Basilicata e Calabria.
Tutti i docenti italiani sono in mobilitazione, a tutti i docenti primi nelle graduatorie è toccata la stessa sorte; è stato chiesto un confronto con il Miur per poter scegliere sul contingente del nuovo anno scolastico 2019/2020 inserendo anche i posti che sono stati accantonati, per avere tutti una più ampia possibilità su tutte le province, ma nessuno ci ha ascoltato!